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Il dominio europeo sulle esportazioni globali di cioccolato
I paesi europei continuano a dominare il mercato globale delle esportazioni di cioccolato, grazie alle loro multinazionali che producono prodotti di lusso presenti in tutte le regioni del mondo.
Sebbene il cacao, l’ingrediente principale del cioccolato, venga coltivato principalmente nell’Africa occidentale, il continente europeo ha il monopolio sulla produzione e sull’esportazione del prodotto finale, rafforzando la sua posizione dominante nel mercato globale.
I prezzi del cacao hanno raggiunto quest’anno un livello record, superando i 10.000 dollari per tonnellata, a causa delle sfide climatiche che hanno influenzato la produzione.
Il fenomeno meteorologico El Nino ha contribuito ad aggravare la crisi attraverso la diffusione di parassiti agricoli, che hanno portato ad una significativa carenza di approvvigionamenti. Questa situazione ha portato le grandi aziende del cioccolato ad affrontare difficoltà nel soddisfare la crescente domanda globale.
Secondo un rapporto dell'Organizzazione internazionale del cacao pubblicato lo scorso agosto, la produzione globale dovrebbe diminuire del 14,2% per raggiungere 4,332 milioni di tonnellate durante la campagna 2023/2024, rispetto ai 5,05 milioni di tonnellate della campagna precedente. Inoltre, si prevede che il consumo raggiungerà i 4,751 milioni di tonnellate, con un calo del 6% rispetto allo scorso anno, il che porterà a un deficit di mercato stimato a 462mila tonnellate.
Anche le scorte diminuiranno del 26,1% per raggiungere solo 1,324 milioni di tonnellate, rispetto a 1,786 milioni di tonnellate della campagna precedente.
La Germania è in cima alla lista dei maggiori paesi esportatori di cioccolato in quanto ospita un gran numero di aziende giganti come Ferrero, Mondelez e Mars.
Il Paese ha più di 200 fabbriche di cioccolato e le sue esportazioni hanno registrato circa 5,6 miliardi di dollari nel 2022.
Il Belgio è al secondo posto, grazie al fatto che ospita la più grande fabbrica di cioccolato del mondo, la "Barry Callebaut", con esportazioni per un valore di 3 miliardi di dollari nello stesso anno. Seguono l’Italia con 2,5 miliardi di dollari, la Polonia con 2,4 miliardi di dollari e i Paesi Bassi con 2,1 miliardi di dollari.
Al di fuori dell’Europa, Canada e Stati Uniti si distinguono con esportazioni rispettivamente pari a 2 miliardi di dollari e 1,7 miliardi di dollari.
Nonostante la superiorità europea, l’industria del cioccolato si trova ad affrontare sfide importanti a causa del crescente deficit nella produzione di cacao, che potrebbe influenzare l’equilibrio tra domanda e offerta.
Mentre i prezzi continuano a salire e la produzione diminuisce, le grandi aziende sembrano dover affrontare sfide senza precedenti per mantenere la propria posizione sui mercati globali.
Il dominio europeo sul mercato del cioccolato non è un caso, ma piuttosto il risultato di molti anni di innovazione industriale e della capacità di sfruttare in modo efficiente le risorse globali. Ma il futuro del settore dipende in gran parte dalla ricerca di soluzioni sostenibili ai problemi della produzione di cacao, che è diventata una crisi internazionale alla luce dell’attuale cambiamento climatico.
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