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L'Unione Europea ribadisce di non riconoscere l'autoproclamata "Repubblica Saharawi"
L'Unione Europea ha ribadito venerdì la sua posizione coerente sulla questione del Sahara Occidentale, affermando ancora una volta di non riconoscere la cosiddetta "Repubblica Saharawi". Questa precisazione giunge mentre alcuni gruppi separatisti hanno tentato di esagerare l'importanza della loro partecipazione al prossimo vertice Unione Europea-Unione Africana, in programma dal 24 al 27 novembre a Luanda, in Angola.
Durante la conferenza stampa quotidiana della Commissione Europea, il portavoce per gli Affari Esteri dell'UE è stato chiaro: la presenza di questo movimento agli incontri tra le due organizzazioni non ha alcuna incidenza sulla posizione ufficiale dell'Unione, che si basa sul diritto internazionale e sulle relative risoluzioni.
Ha ribadito che i vertici e le riunioni ministeriali tra l'UE e l'UA sono organizzati congiuntamente dalle due istituzioni, con ciascuna parte responsabile dell'invito dei propri membri. Pertanto, gli inviti rivolti ai paesi africani rientrano esclusivamente nella competenza dell'Unione Africana.
Il portavoce ha sottolineato che nessuno Stato membro dell'UE riconosce questo Stato autoproclamato e che la partecipazione del movimento separatista alle riunioni, ministeriali o a livello di capi di Stato, non altera in alcun modo questa posizione incrollabile.
Questo chiarimento sottolinea la coerenza dell'Unione Europea su questa delicata questione, mentre la diplomazia marocchina rimane impegnata a difendere la propria integrità territoriale e l'iniziativa per l'autonomia, che molti partner considerano seria e credibile.
