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Gaza affronta una crisi umanitaria senza precedenti nonostante la fragile tregua

10:44
Gaza affronta una crisi umanitaria senza precedenti nonostante la fragile tregua

Il settore di Gaza continua ad affrontare una situazione umanitaria drammatica, nonostante il cessate il fuoco entrato in vigore il 10 ottobre. Secondo Ismail Al-Thawabta, capo dell'ufficio informazioni del governo di Gaza, la guerra ha lasciato dietro di sé quasi 55 milioni di tonnellate di macerie, a dimostrazione dell'entità della devastazione inflitta alle infrastrutture e alle abitazioni civili del territorio.

In dichiarazioni trasmesse da Al Jazeera, Al-Thawabta ha sottolineato che i servizi di sicurezza palestinesi hanno sventato diversi tentativi dell'esercito israeliano di sfruttare la situazione, affermando al contempo che la coesione della popolazione rimane intatta nonostante la gravità della crisi umanitaria.

Il funzionario ha esortato i paesi garanti della tregua, tra cui Stati Uniti, Egitto, Qatar e Turchia, a esercitare maggiori pressioni su Israele per garantire l'ingresso dei convogli umanitari concordati. Ha avvertito che la riduzione del volume degli aiuti rischia di peggiorare una situazione già insostenibile, caratterizzata da massicce carenze di cibo, acqua potabile e assistenza medica.

Al-Thawabta ha anche dichiarato di aver fornito garanzie in merito all'imminente riapertura del valico di frontiera di Rafah, chiuso da diversi giorni, accusando Israele di ritardare l'attuazione di alcuni impegni previsti dall'accordo.

Questo cessate il fuoco, raggiunto dopo due anni di un conflitto che i palestinesi descrivono come una "guerra di sterminio", prevede un ritiro parziale delle truppe israeliane lungo la cosiddetta "linea gialla", uno scambio di prigionieri e la riapertura dei valichi per la consegna degli aiuti. L'accordo è stato sponsorizzato da Washington, Il Cairo, Doha e Ankara nell'ambito di un piano di stabilizzazione sostenuto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Ma sul campo, la ricostruzione si preannuncia un'impresa colossale e la popolazione, stremata da anni di blocco e bombardamenti, continua ad attendere gesti concreti per sperare in un graduale ritorno alla normalità.



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