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Putin ridisegna la mappa energetica globale

Yesterday 16:14
Putin ridisegna la mappa energetica globale

Il Presidente Putin ha sottolineato che il mondo sta assistendo a una radicale ristrutturazione delle catene di approvvigionamento globali, spingendo la Russia a riorientare i suoi partenariati economici ed energetici verso i paesi del Sud del mondo, dell'Asia orientale e dell'America Latina.

La dichiarazione del Presidente russo è stata rilasciata durante un discorso alla sessione plenaria del forum "Settimana Russa dell'Energia", attualmente in corso nella capitale russa.

Putin ha sottolineato che la Russia possiede vantaggi unici nel settore dell'energia nucleare, spiegando che il suo Paese è "l'unico al mondo a produrre piccole centrali nucleari" e che Rosatom detiene circa il 90% del mercato mondiale della costruzione di centrali nucleari, grazie alla sua capacità di produrre tutti i componenti a livello nazionale. Ha aggiunto che la Russia è attualmente coinvolta in circa 400 progetti di generazione di energia elettrica in 55 paesi, sottolineando che l'energia nucleare costituisce "la struttura responsabile dell'equilibrio del mix energetico globale".

Il presidente russo ha sottolineato che il sistema energetico del suo Paese è tra i più grandi al mondo, spiegando che la Russia sta lavorando per espandere il consumo interno di gas, in particolare in Siberia e in Estremo Oriente, dove oltre 100.000 chilometri di reti di distribuzione del gas sono stati estesi a città e aree residenziali. Ha sottolineato che il tasso di conversione del consumo in gas in Russia si sta avvicinando al 75%.

Per quanto riguarda il mercato globale del gas, Putin ha spiegato che la Russia sta reindirizzando le sue esportazioni verso il Medio Oriente e l'Estremo Oriente, a seguito del calo della domanda europea dovuto al rifiuto del gas russo e al bombardamento del gasdotto Nord Stream. Nonostante il calo della domanda rispetto ai livelli del 2019, Putin ha affermato che questo cambiamento ha spinto Mosca a cercare nuovi mercati e a costruire partnership a lungo termine.

Per quanto riguarda il petrolio, ha indicato che la riduzione della produzione russa rientra nel quadro dell'accordo OPEC+, sottolineando che la Russia soddisfa ancora circa il 10% del fabbisogno petrolifero globale, nonostante quella che ha definito "concorrenza sleale".

Putin ha anche affrontato le ripercussioni delle sanzioni occidentali, spiegando che hanno portato a un calo della produzione industriale in Germania, che ha descritto come il "motore dell'economia europea", e hanno contribuito a ridurre la competitività dei prodotti dell'UE in generale.

Parlando del futuro dell'energia, Putin ha previsto che la dipendenza dall'elettricità nei paesi in via di sviluppo e nel Sud del mondo salirà all'85% nei prossimi 25 anni, osservando che la crescente economia digitale sta creando una crescente domanda di fonti energetiche stabili come l'energia nucleare. Ha sottolineato che "il carbone mantiene ancora un ruolo importante nel mix energetico globale", nonostante il graduale passaggio a fonti più pulite.

Putin ha concluso che la continua crescita dell'economia globale sarà inevitabilmente accompagnata da un aumento della domanda di energia, rendendo essenziale la costruzione di sistemi di approvvigionamento flessibili e sostenibili che servano gli interessi di tutti i paesi, in particolare di quelli che cercano di migliorare la propria indipendenza economica ed energetica.



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