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Tayani: Gli italiani non corrono pericoli in Medio Oriente adesso
In dichiarazioni rilasciate dalla capitale argentina, Buenos Aires, il vice primo ministro italiano e ministro degli Esteri, Antonio Taiani, ha annunciato lunedì sera di aver riunito in un incontro tramite tecnologia di videocomunicazione a distanza gli ambasciatori del suo Paese a Tel Aviv, Beirut e Teheran, e di aver il console a Gerusalemme.
“Stiamo seguendo con la massima attenzione le condizioni di tutti i nostri cittadini in questi tre Paesi e al momento non c’è alcun pericolo per gli italiani – ha detto, aggiungendo – Stiamo valutando attentamente anche ciò che sta accadendo alla frontiera tra Israele e Libano”.
Ha aggiunto: “Ho chiesto al presidente Herzog e al ministro degli Esteri Katz di garantire la massima sicurezza dei nostri soldati” della Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) durante “gli attacchi che stanno portando avanti contro Hezbollah”.
Ieri, domenica, l’UNIFIL ha espresso “profonda preoccupazione per le recenti attività svolte dall’esercito israeliano vicino al sito della missione (6-52) a sud-est di Maroun al-Ras (settore occidentale) in territorio libanese”.
La missione ha affermato, in un post sui social media, “Questo è uno sviluppo estremamente pericoloso ed è inaccettabile compromettere la sicurezza delle forze di mantenimento della pace delle Nazioni Unite mentre svolgono i compiti loro assegnati dal Consiglio di Sicurezza”.
L'UNIFIL ha ricordato con urgenza a tutti gli attori i loro obblighi di proteggere il personale e le proprietà delle Nazioni Unite.