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Madagascar: il colonnello Mikail Randrianerina presta giuramento e diventa presidente

Yesterday 11:29
Madagascar: il colonnello Mikail Randrianerina presta giuramento e diventa presidente

Il colonnello Mikail Randrianerina ha prestato giuramento venerdì come presidente della "Repubblica Rifondata del Madagascar", appena tre giorni dopo la presa del potere da parte della sua unità militare. Questa cerimonia, tenutasi presso la Corte Costituzionale Suprema, dimostra la sua volontà di legittimare la sua ascesa al potere, respingendo al contempo l'idea che le dimissioni del presidente Andry Rajolina, costretto a lasciare il paese dopo tre settimane di proteste, costituiscano un colpo di stato.

A 51 anni, Randrianerina ha alle spalle una carriera straordinaria: dopo essere stato arrestato due anni fa con l'accusa di tentato colpo di stato militare, ora si ritrova a guidare il paese senza indire elezioni. L'Assemblea Nazionale ha votato per la destituzione di Rajolina poche ore prima che Randrianerina fosse convocato per assumere le funzioni presidenziali.

La cerimonia di giuramento si è svolta ad Antananarivo, la capitale dell'isola dell'Oceano Indiano, ricca di turisti ma povera. Dal 25 settembre, le proteste per i tagli all'acqua e all'elettricità erano degenerate in richieste di dimissioni di Rajolina. Secondo l'ONU, 22 persone sono state uccise e circa 100 ferite all'inizio di queste manifestazioni. Le forze guidate dal colonnello Randrianerina si sono unite ai manifestanti sabato per denunciare la presidenza di Rajolina e scortare la folla verso il centro città.

Randrianerina, ex governatore della provincia di Androy, nel sud del paese, ha preso il potere con la sua unità militare martedì scorso. Ha insistito sul fatto che "un colpo di stato è quando i soldati entrano nel palazzo presidenziale armati e versano sangue... non è questo il caso". Tuttavia, l'ONU ha denunciato un "cambio di potere incostituzionale" e l'Unione Africana ha sospeso l'adesione del Madagascar con effetto immediato.

Sul fronte internazionale, il Ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha descritto la situazione giovedì come un "processo di transizione" e ha chiesto la piena integrazione dei civili in questo processo, con l'obiettivo di "ripristinare la legittimità". Il presidente deposto avrebbe lasciato il Madagascar tra l'11 e il 12 ottobre dopo aver ricevuto "minacce di vita esplicite ed estremamente gravi". Secondo Radio France Internationale, è stato evacuato domenica a bordo di un aereo militare francese.

Da parte sua, Randrianerina ha affermato che è in corso un ritorno al rispetto della legge, pur dubitando della possibilità di indire elezioni entro i 60 giorni richiesti dalla Corte Costituzionale. Ha promesso di indire una votazione entro 18-24 mesi e ha annunciato l'imminente avvio di un processo di consultazione per la nomina di un primo ministro.

Il Madagascar, segnato da rivolte popolari che hanno portato a governi militari, rimane uno dei paesi più poveri del mondo. Quasi l'80% dei suoi 32 milioni di abitanti vive con meno di 2,80 euro al giorno, la soglia di povertà stabilita dalla Banca Mondiale.



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