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Il Marocco guida il settore farmaceutico in Africa con prestazioni senza rivali

Il Marocco guida il settore farmaceutico in Africa con prestazioni senza rivali
Thursday 15 August 2024 - 23:00
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Il Marocco si sta affermando come uno dei principali attori nel settore dell'industria farmaceutica mondiale grazie alla costruzione della sua fabbrica di Benslimane. Questo ambizioso progetto segna una svolta decisiva nella politica farmaceutica del Paese, rafforzando la sua capacità di produrre localmente vaccini e medicinali, garantendo al contempo la sua sovranità sanitaria.

Secondo i dati della Camera di Commercio, Industria e Servizi di Casablanca-Settat (CCISCS), l'industria farmaceutica contribuisce per l'1,5% al ​​PIL nazionale e per il 5,2% al PIL industriale. Il Marocco occupa attualmente il secondo posto in Africa in questo settore, con un fatturato che supera i 21,63 miliardi di dirham, di cui oltre 15 miliardi generati dal mercato privato. Il Paese copre il 75% della sua domanda nazionale di medicinali ed esporta tra l’8% e il 20% della sua produzione, principalmente verso l’Africa sub-sahariana, la regione MENA e l’Europa. Tuttavia, la capacità produttiva supera di gran lunga il consumo nazionale.

Dagli anni ’60, sotto l’era del defunto Hassan II, la produzione farmaceutica marocchina si è evoluta da farmaci semplici a formulazioni più complesse, attraverso trasferimenti tecnologici. I farmaci, inizialmente prodotti su licenza straniera, sono ora sviluppati localmente, segnando un’emancipazione dalla supervisione occidentale e uno spostamento verso la fascia alta dei farmaci generici “Made in Morocco”.

Le ambizioni del Marocco non si fermano qui. Il Paese punta ad entrare nella ristretta cerchia dei produttori di biotecnologie farmaceutiche e di medicinali derivati ​​dalla cannabis legale. L'obiettivo è quello di diventare un importante centro regionale per l'industria farmaceutica, supportato dalla creazione di una piattaforma logistica per l'esportazione.

Il progetto Benslimane, dedicato alla produzione di vaccini e altri prodotti biotecnologici, rappresenta un significativo passo avanti per l'industria farmaceutica marocchina. Questo progetto, sostenuto da investimenti reali, mira a fornire prodotti essenziali a molti paesi africani, rafforzando al contempo la sovranità sanitaria del Marocco.

Per sostenere questa dinamica, il Marocco ha creato due nuove agenzie: l’Agenzia marocchina per i medicinali e i prodotti sanitari (AMMPS) e l’Agenzia per il sangue e i derivati ​​(ASD). Queste istituzioni sono al centro della riforma del sistema sanitario nazionale. Secondo gli esperti, per sostituire le importazioni con la produzione locale è essenziale una stretta collaborazione tra il ministero dell'Industria e quello della Salute. I benefici di questa politica includeranno risparmi in valuta estera, la riduzione del deficit commerciale farmaceutico e il miglioramento dell’occupazione locale.

Il 27 gennaio 2022 segna una data chiave per la sovranità sanitaria del Marocco con l'avvio della fabbrica di Benslimane, specializzata nella produzione di vaccini. Con un investimento di 200 milioni di euro, lo stabilimento disporrà di tre linee di produzione per siringhe preriempite, fiale liquide e fiale liofilizzate.

Dal 2025, questa unità sarà in grado di produrre più di 2 miliardi di dosi di vaccini, garantendo così l’autosufficienza nazionale e puntando a posizionarsi come piattaforma biotecnologica continentale e globale nel campo del “Fill and Finish”. Questo segmento, cruciale nella filiera di produzione del vaccino, permette di riempire e confezionare le fiale prima della loro distribuzione.

Questi importanti investimenti rafforzeranno la produzione locale nel lungo termine e offriranno una preziosa opportunità al Marocco per ritagliarsi un posto d’elezione nel settore delle biotecnologie. Questa svolta rappresenta non solo la protezione contro future pandemie, ma anche l’opportunità di entrare nel club esclusivo dei produttori di vaccini, padroneggiando così il know-how biofarmaceutico e aprendo la strada a prodotti ad alto valore aggiunto, come gli anticorpi monoclonali per il trattamento delle pandemie malattie croniche e tumori.


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