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Governance e resilienza agli shock esterni: il Marocco ottiene 120 milioni di euro dall'AfDB
Il Marocco ha appena ricevuto un nuovo sostegno finanziario dalla Banca africana di sviluppo (AfDB) per rafforzare la governance e la resilienza agli shock esterni. Questo sostegno pari a 120 milioni di euro è stato concesso nell’ambito della fase 1 del Programma di sostegno per il rafforzamento della governance e della resilienza ai cambiamenti climatici.
L’obiettivo principale del Programma di sostegno per il rafforzamento della governance e della resilienza ai cambiamenti climatici è quello di attuare riforme che rilancino l’economia marocchina e consolidino la sua resilienza ai fattori esogeni, compresi i fattori climatici, indica l’istituzione africana. In questo senso sostiene le grandi riforme della governance economica e settoriale, in particolare quella attuale relativa alle imprese pubbliche. Il programma di sostegno per il rafforzamento della governance e della resilienza ai cambiamenti climatici aiuterà a riorientare il settore pubblico sulle sue funzioni strategiche e normative, pur continuando il suo ruolo di catalizzatore per gli investimenti privati e la competitività economica, spiega l’ADB. In secondo luogo, questo programma ridurrà la volatilità del quadro macroeconomico in relazione a fattori esogeni, compresi i fattori climatici. In questo contesto, sosterrà gli sforzi del governo per rafforzare la governance, migliorare le prestazioni del settore idrico e creare un quadro favorevole per lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Nel decennio 2010-2020, il Marocco ha attuato significative riforme strutturali. Il Regno ha investito considerevolmente nelle infrastrutture con una dotazione di bilancio dedicata agli investimenti pubblici aumentata da 167 a 335 miliardi di dirham nel periodo 2011-2023, sottolinea l'ADB. E ha aggiunto: “In Marocco, il livello di crescita rimane una funzione delle precipitazioni e delle fluttuazioni dei prezzi dell’energia. Questa situazione influisce sulla traiettoria della crescita e aumenta la volatilità macroeconomica”.