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Primo Ministro italiano: il nostro divieto di armare Israele è più severo rispetto ad altri paesi
Il premier italiano Giorgia Meloni ha sottolineato che il divieto sulle esportazioni di armi verso Israele dall'inizio delle sue operazioni nella Striscia di Gaza è “il più severo” rispetto ad altri Stati membri dell'Unione europea.
La Meloni, nel suo discorso pronunciato martedì davanti al parlamento del suo Paese, in vista del vertice europeo in programma giovedì e venerdì prossimi a Bruxelles, ha sottolineato che “dopo l'inizio delle operazioni israeliane a Gaza, il governo ha immediatamente sospeso la concessione di qualsiasi nuova licenza per l'esportazione di armi materiali in Israele, in conformità con la legge n. 185 del 1990”. Pertanto, tutti i contratti firmati dopo il 7 ottobre 2023 non sono stati implementati.
"Le licenze di esportazione verso Israele approvate prima del 7 ottobre - aggiunge il presidente del Consiglio - sono state analizzate caso per caso dall'autorità competente, che è l'Unità licenze armi della Farnesina, che applica chiaramente la legislazione italiana, europea e internazionale".
“Voglio ricordare, anche riguardo al dibattito diventato molto vivace all'indomani delle dichiarazioni del presidente Macron (sulle esportazioni di armi verso Israele), che la posizione italiana, cioè il divieto totale di tutte le nuove licenze di esportazione, è molto più severo, molto più restrittivo rispetto alla posizione applicata dagli altri nostri partner di riferimento sono Francia, Germania e Regno Unito”.