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El Salvador modifica la sua Costituzione per consentire una presidenza illimitata
Il parlamento salvadoregno, dominato dai sostenitori del presidente Nayib Bukele, ha adottato giovedì un importante emendamento costituzionale che consente al capo dello Stato di candidarsi alla presidenza senza limiti di mandato e ne estende il mandato presidenziale da cinque a sei anni.
Il disegno di legge, approvato da 57 deputati su 60 – solo tre parlamentari dell'opposizione hanno votato contro – elimina anche il secondo turno delle elezioni presidenziali. Questa riforma, adottata attraverso una procedura accelerata, riduce l'attuale mandato di Bukele dal 2029 al 2027, aprendo al contempo la strada a una rielezione immediata e illimitata.
La proposta è stata promossa dalla deputata Ana Figueroa del partito Nuove Idee, che ha definito la modifica un "passo storico", affermando che "solo i salvadoregni decideranno per quanto tempo sostenere il loro presidente". L'opposizione, tuttavia, l'ha denunciata come un "colpo fatale alla democrazia". "Oggi la democrazia è morta in El Salvador", ha dichiarato la deputata Marcela Villatoro, denunciando un disegno di legge presentato alla vigilia di una settimana di vacanze estive, che limita qualsiasi dibattito pubblico.
Nayib Bukele, 44 anni, è stato rieletto nel giugno 2024 con l'85% dei voti, dopo aver ottenuto un'autorizzazione eccezionale dalla Corte Suprema, dominata da giudici nominati dal suo partito. La sua popolarità rimane estremamente elevata, grazie anche alla sua lotta frontale contro le gang, che ha ridotto la violenza a livelli storicamente bassi. Tuttavia, questa politica ha portato a un regime eccezionale che autorizza arresti di massa senza mandato, portando all'incarcerazione di decine di migliaia di persone.
Questa modifica costituzionale avviene in un clima di crescente repressione contro oppositori, difensori dei diritti umani e giornalisti, molti dei quali sono stati costretti a lasciare il Paese.