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The Green Impact Expo: il Marocco accelera la sua transizione ecologica ed energetica
La Green Impact Expo è stata inaugurata martedì 11 febbraio a Casablanca, sotto gli auspici congiunti di quattro ministeri: Industria e Commercio, Transizione energetica e sviluppo sostenibile, Trasporti e logistica, nonché Transizione digitale e riforma amministrativa.
Questo evento riunisce attori industriali, decisori politici, startup e società civile per accelerare l'implementazione di soluzioni ecologiche e rafforzare le sinergie tra il settore pubblico e quello privato.
Nel suo discorso, Abdelillah Hifdi, presidente della Federazione dei trasporti e della logistica della Confederazione generale delle imprese marocchine, ha sottolineato l'impegno del governo e degli attori economici per una trasformazione sostenibile del settore. Ha sottolineato le principali iniziative, come la Carta mondiale per lo sviluppo sostenibile dell'Associazione internazionale dei trasporti stradali e la Carta mondiale della sicurezza stradale, che dimostrano l'impegno del Marocco nella transizione ecologica dei trasporti.
In questo contesto, il Regno beneficia del sostegno internazionale, in particolare attraverso l'Unione internazionale dei trasporti stradali e i partenariati strategici con istituzioni europee e africane. Viene inoltre sottolineata la cooperazione panafricana con l'Unione Africana dei Trasporti e della Logistica, evidenziando la volontà marocchina di promuovere l'integrazione regionale attorno a infrastrutture moderne ed ecologiche.
Marocco, leader africano nella transizione energetica
Il presidente della Confederazione generale delle imprese marocchine, Chakib Alj, ha insistito sui progressi del Marocco in termini di neutralità carbonica. Classificato tra i primi dieci paesi al mondo in termini di performance climatica, il Regno si è impegnato in una strategia nazionale a basse emissioni di carbonio entro il 2050. Con il 44% della sua energia proveniente da fonti rinnovabili, un obiettivo del 52% entro il 2030 e progetti emblematici come il complesso solare Noor a Ouarzazate, il Marocco si sta posizionando come un attore chiave nella transizione energetica in Africa.
Il settore dei trasporti, responsabile del 20% delle emissioni di gas serra, è una priorità in questa trasformazione. Si stanno implementando soluzioni di mobilità pulita, in particolare attraverso lo sviluppo delle linee tramviarie di Casablanca e Rabat-Salé, la progressiva sostituzione del parco veicoli amministrativi con veicoli elettrici e l'installazione di stazioni di ricarica.
Nell'ambito dei preparativi per la Coppa del Mondo del 2030, il Marocco sta accelerando la modernizzazione delle sue infrastrutture di trasporto. La rete ferroviaria sarà potenziata con l'estensione della linea ad alta velocità Al Boraq fino a Marrakech e Agadir, mentre la rete espressa regionale tra Kenitra e Casablanca consentirà una migliore fluidità degli spostamenti.
Un'altra preoccupazione fondamentale è il sostegno alle piccole e medie imprese nel settore della logistica. Il programma Logicis per le piccole e medie imprese, volto a modernizzare i trasportatori, dovrebbe entrare in una nuova fase per sostenere la transizione del settore verso pratiche più rispettose dell'ambiente.
Idrogeno verde e batterie, motori del futuro
L'idrogeno verde sta emergendo come una tecnologia chiave per la decarbonizzazione del trasporto merci su strada e del settore dei trasporti. Grazie alle sue importanti riserve di cobalto e fosfato, il Marocco punta a diventare leader mondiale nella produzione di batterie per veicoli elettrici. Sono già stati fatti importanti investimenti per sviluppare la produzione e il riciclaggio delle batterie, rafforzando così l'autonomia energetica del Paese.
Il Marocco si trova a una svolta decisiva nella sua strategia di mobilità sostenibile. Grazie ai progressi nei trasporti urbani e ferroviari, alla competenza nelle energie rinnovabili e agli investimenti nell'idrogeno verde e nelle batterie, si sta posizionando come un attore chiave nella transizione ecologica in Africa e nel mondo, sottolinea anche Chakib Alj.
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