X
votrepubici

Una profezia di 9 secoli fa riemerge dopo la morte di Papa Francesco

Una profezia di 9 secoli fa riemerge dopo la morte di Papa Francesco
Tuesday 22 - 12:50
Zoom

La morte di Papa Francesco ha riacceso un manoscritto profetico vecchio di nove secoli, noto come "Profezia dei Papi", che si dice abbia predetto l'identità del suo successore e persino il ritorno di Cristo.

Si ritiene che questa profezia, risalente al XII secolo, sia stata ritrovata negli Archivi Segreti del Vaticano. Contiene una serie di oscure frasi latine, solitamente interpretate come descrittive dei papi della Chiesa cattolica, a partire da papa Celestino II nel 1143 e terminando con "Pietro il Romano", che si suppone appaia nel 2027.

Ad aumentare la controversia che circonda questa profezia è il fatto che ci sono nove candidati importanti a succedere a Papa Francesco, tre dei quali portano il nome di Pietro, alimentando speculazioni e preoccupazioni circa la credibilità e le implicazioni della profezia.

Sono riemerse preoccupazioni anche riguardo a uno dei passaggi più inquietanti della profezia, che preannuncia l'avvicinarsi del Giorno del Giudizio. Alcuni cristiani credono che il 2027 potrebbe essere l'anno in cui avrà luogo la seconda venuta di Cristo, quando egli tornerà per giudicare i vivi e i morti. La profezia indica che questo giorno fatidico avverrà tra meno di due anni.

La Profezia dei Papi è attribuita a San Malachia, che si dice l'abbia scritta nel 1139 dopo aver avuto una visione durante una visita a Roma. La profezia contiene 112 frasi brevi e criptiche che presumibilmente descrivono ciascuno dei papi che governeranno la Chiesa cattolica fino al Giorno del Giudizio.

Secondo l'ultima voce, "Pietro il Romano", quest'ultimo papa avrebbe assunto la guida della Chiesa in un periodo di grandi tumulti, che avrebbero portato alla distruzione della città di Roma e alla fine del papato. La profezia afferma che "nella persecuzione finale della Santa Romana Chiesa, Pietro il Romano regnerà, pascendo il suo gregge in mezzo a molte tribolazioni. Dopo di ciò, la città dei sette colli sarà distrutta e il terribile giudice giudicherà il popolo. Fine".

Sebbene alcuni abbiano erroneamente interpretato questo fatto come la successione di Pietro il Romano a Papa Francesco durante le sue ricorrenti malattie, altri hanno ipotizzato che Malachia potesse aver inteso che Francesco fosse l'ultimo papa.

Gli studiosi della Bibbia si sono concentrati sulla cronologia della profezia, che si ritiene si sia avverata a metà del 1585, 442 anni dopo la comparsa del primo papa nell'elenco. Ciò porta alcuni a credere che la fine arriverà altri 442 anni dopo, nel 2027.

Mentre alcuni studiosi mettono in dubbio l'autenticità del testo, considerandolo un falso del XVI secolo, i suoi sostenitori affermano che fu effettivamente scritto da Malachia, basandosi sull'accuratezza della sua descrizione dei papi fino al 1590. Dopo questa data, le frasi divennero più ambigue, sebbene alcuni passaggi rimangano sorprendentemente accurati anche in tempi moderni.

Tra queste frasi ce n'è una che si riferisce alla "gloria dell'Ulivo", che alcuni storici ritengono abbia predetto la venuta di Papa Benedetto XVI, appartenente all'ordine degli Olivetani e papa dal 2005 al 2013. Un'altra includeva la frase "eclissi di sole", che alcuni ritengono abbia predetto la nascita di Papa Giovanni Paolo II durante un'eclissi solare, che guidò la Chiesa dal 1978 al 2005.

Oggi, la lista dei potenziali candidati a succedere a Papa Francesco include tre cardinali di nome Peter: Péter Erdő dell'Ungheria, un importante candidato conservatore; Peter Turkson del Ghana, noto per il suo ruolo nelle questioni di giustizia sociale; Pietro Parolin, italiano, uno dei funzionari più esperti del Vaticano.

Prima della morte di Papa Francesco, alcuni hanno cercato di associarlo alla figura di "Pietro il Romano", sottolineando le sue origini italiane e il suo nome di nascita, "Giovanni di Pietro di Bernardone".

La profezia di Malachia ha ricevuto sempre maggiore attenzione negli ultimi decenni, tanto che nel 1958 il cardinale Spellman di New York navigava lungo il fiume Tevere su una barca piena di pecore, nel tentativo di incarnare il motto "pastor et nautor" (pastore e navigatore) associato al papa predetto dalla profezia.

Sebbene la profezia sia stata scoperta più di 400 anni fa, ha nuovamente catturato l'attenzione del pubblico, soprattutto dopo che Papa Francesco ha avuto due crisi respiratorie lo scorso febbraio, che hanno alimentato ulteriormente le speculazioni.

L'uscita di un documentario nel 2024 ha ulteriormente rafforzato questi timori, riportando un passaggio attribuito a papa Sisto V del 1585 che recita: "Asse in mezzo a un cartello". Ciò suggerisce che Papa Sisto si trovava nel mezzo della profezia di Malachia, governando 442 anni dopo il primo papa della lista, il che presumibilmente indicherebbe che la fine del mondo si sarebbe verificata altri 442 anni dopo, nel 2027, appena 20 mesi dopo la morte di Papa Francesco.

Aggiungi il tuo commento

300 / Caratteri rimanenti 300
Condizioni di pubblicazione : Non insultare l’autore, le persone, i luoghi sacri, né attaccare religioni o la divinità, evitare incitazioni razziste e insulti

Commenti (0)

Le opinioni espresse nei commenti riflettono solo quelle dei loro autori e non quelle di Lou.Press

Leggi di più