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L'ascesa dell'intelligenza artificiale in Africa: Marocco e Stati Uniti tracciano percorsi per uno sviluppo tecnologico sostenibile
New York, NY – Il 22 luglio, la sede delle Nazioni Unite ha ospitato un evento fondamentale, co-organizzato da Marocco e Stati Uniti, che ha messo in luce il potenziale crescente dell'Africa nello sfruttare l'intelligenza artificiale (IA) per uno sviluppo sostenibile.
Con il tema "Intelligenza artificiale: un'opportunità esponenziale per lo sviluppo sostenibile in Africa", l'incontro ha sottolineato l'impegno del Marocco verso la "cooperazione Sud-Sud". Questo principio, pietra angolare della politica estera del Marocco, enfatizza la collaborazione tra nazioni in via di sviluppo, con l'obiettivo di promuovere la crescita e l'innovazione reciproche.
Le discussioni hanno evidenziato il ruolo cruciale delle partnership nella traiettoria dell'AI in Africa. Con una popolazione giovane ed esperta di tecnologia e un numero crescente di startup di AI, il continente è pronto per i progressi tecnologici. Tuttavia, persistono sfide come infrastrutture inadeguate, capacità di ricerca limitata e quadri normativi sottosviluppati. Colmare queste lacune richiede una solida collaborazione tra i paesi africani e alleanze con nazioni sviluppate come gli Stati Uniti.
Un tema centrale dell'evento è stato l'imperativo di una forte presenza africana nel discorso globale sulla governance dell'IA. Con l'avanzare della tecnologia dell'IA, le questioni di riservatezza dei dati, pregiudizi e responsabilità diventano sempre più significative. Garantire che le prospettive e le esigenze uniche dell'Africa siano integrate negli standard globali per la governance dell'IA è fondamentale per gli interessi del continente.
La professoressa Amal El Fallah Seghrouchni, presidente esecutivo del Morocco's AI Movement, ha articolato il potenziale trasformativo dell'IA, stimando che potrebbe contribuire con 1,5 trilioni di dollari all'economia africana, pari al 6% del PIL. Questa proiezione evidenzia la capacità dell'IA di alimentare la crescita economica e migliorare la prosperità in tutto il continente.
Seghrouchni ha anche fatto riferimento al Rabat African Consensus on AI, un documento approvato all'unanimità dalle nazioni africane. Delinea tre principi fondamentali: stabilire un quadro unificato per una governance globale inclusiva dell'AI, sfruttare l'AI per il settore pubblico e il "bene comune africano" e garantire lo sviluppo e l'utilizzo dell'AI basati su principi etici e diritti umani.
L'effettiva realizzazione di questi principi dipende da un impegno politico costante, dall'allocazione delle risorse e dallo sviluppo delle capacità in tutta l'Africa.
Rachel Adams, CEO del Global Center on AI Governance con sede in Sud Africa, che ospita l'African Observatory on Responsible AI, ha sottolineato l'importanza di un approccio panafricano. La collaborazione regionale può migliorare la condivisione delle conoscenze, stimolare iniziative di ricerca congiunte e sviluppare best practice per l'avanzamento e l'implementazione responsabili dell'IA.
Questo evento di alto livello ribadisce il potenziale dell'intelligenza artificiale nel promuovere lo sviluppo sostenibile in Africa, a condizione che vi sia uno sforzo concertato per affrontare le sfide attuali attraverso partnership strategiche e quadri di governance inclusivi.