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Economista: il rapporto di Draghi lancia l’allarme per la competitività dell’Europa
Un economista ha affermato che il rapporto dell'ex primo ministro Mario Draghi sulla competitività dell'Unione europea "costituisce un appello all'allarme con il chiaro obiettivo di far uscire la leadership europea dalla sua paralisi". “Il messaggio è chiaro e non sorprende”, ha detto martedì l’economista Lucrezia Richlin in un editoriale per il quotidiano italiano Corriere della Sera. Le condizioni che garantivano la prosperità in Europa non esistono più e, senza un cambio di prospettiva, l’Unione non sarà in grado di garantire ai suoi cittadini il livello di benessere di cui hanno goduto da allora”.
Il professore della London Business School conferma: “Il declino dell’Europa si vede già dai numeri”. Il divario con gli Stati Uniti si è ampliato e gli europei sono oggi più poveri del 30% rispetto ai loro alleati, principalmente a causa della debole crescita della produttività. Pertanto, la produttività, in quanto fattore trainante della competitività, è al centro del rapporto”.
La British Academy ha concluso sottolineando che “la prosperità, un modello sociale globale e la crescita sostenibile sono i valori fondanti dell’Unione, ma senza un cambio di direzione non possono più essere garantiti”.