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Un sindacato italiano sull'annegamento dei migranti ieri: quando saranno sufficienti le operazioni di ricerca e salvataggio marittimo europeo?
Un sindacalista italiano denuncia: “Ieri si è verificata un'altra tragedia per i migranti nel Mediterraneo, dopo quella di Cutro”.
"Dall'inizio di quest'anno, più di 800 migranti sono morti nel Mar Mediterraneo e le loro navi sono naufragate mentre cercavano di raggiungere le coste europee", ha dichiarato il segretario della Confederazione UIL, Santo Biondo. ”, indicando che “il tasso doloroso Il numero delle vittime è di 5 persone al giorno”.
Il funzionario sindacale ha sottolineato che “la maggior parte di queste vittime erano afgani in fuga dal regime settario dei talebani” e quindi “avevano tutto il diritto di chiedere asilo e protezione umanitaria, ma non sono stati in grado di realizzare il loro sogno di una vita migliore in un mondo libero”. Paese."
“Nonostante il lavoro meritorio della nostra Guardia Costiera e gli sforzi continui delle organizzazioni umanitarie nel Mediterraneo e altrove, le persone continuano a morire sperando di raggiungere le nostre coste”, ha continuato Biondo.
E continua: “Ci chiediamo quando l’Unione Europea riterrà necessario fornire un supporto adeguato al lavoro di ricerca e salvataggio svolto dalle nostre autorità, attraverso un meccanismo di ricerca e salvataggio simile a quello che l’Italia ha istituito dieci anni fa attraverso l’Operazione (Our Mare) nel Canale di Sicilia”.
“Purtroppo il ripetersi di tragedie – conclude Biondo – è un brutto segno del colpevole disinteresse, soprattutto da parte dell’Unione Europea, nell’aiutare i gruppi più vulnerabili a tutelare il loro diritto alla vita e a garantire loro protezione umanitaria”.