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Tim, Labriola confermato ad con l’astensione di Vivendi
L’attesa è finita, il voto è arrivato e Tim cambia (poco): l’assemblea degli azionisti ha confermato Pietro Labriola alla carica di amministratore delegato dell’azienda di telecomunicazioni. Alla presidenza del consiglio d’amministrazione, invece, andrà Alberta Figari. La maggioranza si conferma tale anche nell’ultima tornata elettorale, tenutasi ieri, raggranellando poco meno del 49 per cento dei consensi. Un risultato che porta, all’interno del Cda, Giovanni Gorno Tempini, Paola Camagni, Federico Ferro Luzzi, Domitilla Benigni. La lista di Merlyn Partners, che ha ottenuto poco meno del 2,4% dei voti, porta in consiglio d’amministrazione due eletti: si tratta di Umberto Paolucci e Stefano Siragusa che, alla vigilia del voto, erano stati indicati, rispettivamente, come i candidati alla presidenza e alla poltrona di Ceo di Tim al posto proprio di Labriola. Bluebell, con l’1 per cento dei consensi, si garantisce l’elezione in Cda di Paola Giannotti De Ponti. Il clamoroso successo della maggioranza è stato “blindato” dalla scelta di Vivendi di astenersi.
Una decisione che ha fatto infuriare, e non poco, Giuseppe Bivona, co-Cio Bluebell che ha canzonato la defezione di chi sperava gli fosse alleato: “I francesi si confermano i peggiori nemici di se stessi, fanno tenerezza: si astengono sperando di vincere nei tribunali in un Paese in cui la giustizia non esiste”. Tuttavia, Bluebell non è sconfitta e l’obiettivo primario l’ha centrato: “Non volevamo che Siragusa venisse eletto amministratore delegato”.
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