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Le Comore rinnovano il loro sostegno al Sahara marocchino e respingono la politicizzazione della SADC
In questo memorandum, le Comore hanno affermato il loro incrollabile sostegno all'integrità territoriale e alla sovranità nazionale del Marocco su tutto il suo territorio, compreso il Sahara marocchino.
Questa posizione si basa su quella espressa durante un incontro tra il ministro degli Esteri delle Comore Mubarak Mohamed e il suo omologo marocchino, Nasser Bourita, nel settembre 2024 a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Nel corso dell'incontro, le Comore hanno ribadito il loro sostegno all'iniziativa di autonomia presentata dal Marocco come unica soluzione "credibile e realistica" a questo conflitto regionale.
Il memorandum ha inoltre sottolineato che la questione del Sahara rientra nella giurisdizione esclusiva del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, in conformità con le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite. In questo contesto, le Comore hanno fatto riferimento alla risoluzione 693 dell'Unione Africana, emanata durante il vertice di Nouakchott nel luglio 2018, che ha riposizionato la questione del Sahara nel quadro appropriato sotto l'egida delle Nazioni Unite, contribuendo così a neutralizzare l'Unione Africana da qualsiasi tentativo di strumentalizzare la questione per scopi in conflitto con i suoi obiettivi di unità e integrazione.
Rifiutare la politicizzazione della SADC
Le Comore hanno espresso la loro insoddisfazione per i tentativi di politicizzare la SADC, considerando che la firma del Memorandum d'intesa con la "fittizia Repubblica Araba Saharawi Democratica" va oltre l'ambito geografico di attività dell'organizzazione, chiaramente definito nell'articolo 5 del suo statuto fondativo, che limita l'attività della SADC alla regione dell'Africa meridionale.
La diplomazia comoriana ha ritenuto che tale mossa costituisse un'ingerenza ingiustificata nella questione del Sahara, che avrebbe potuto avere un impatto negativo sulla credibilità dell'organizzazione regionale e sul suo ruolo nella promozione della cooperazione regionale.
L'impegno delle Comore nei confronti del Marocco
Molti Stati membri hanno pubblicamente respinto questa manovra, denunciando l'inganno diplomatico perpetrato in loro nome. Tra questi Paesi ci sono quelli che non hanno mai riconosciuto l'entità separatista, ma che hanno invece affermato il loro sostegno alla sovranità del Marocco sul Sahara aprendo consolati a Laayoune e Dakhla. Tra questi paesi rientrano, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, Comore, Repubblica Democratica del Congo, Zambia, Malawi ed Eswatini.
Un atto incompatibile con il Trattato e la Carta della Comunità per lo sviluppo dell'Africa australe
Ai sensi del Trattato costitutivo della SADC, nessun organo dell'organizzazione può assumere obblighi nei confronti di terzi senza l'espressa autorizzazione del Vertice dei capi di Stato e di governo. Tuttavia, la Conferenza Suprema non ha ancora preso alcuna decisione per stabilire un collegamento ufficiale con l'entità denominata "RASD".
In una nota verbale indirizzata al Segretariato della SADC, il Ministero degli Affari Esteri dell'Eswatini ha confermato che "il Regno dell'Eswatini non ritiene vincolante il memorandum d'intesa firmato con il Fronte Polisario". Il testo afferma che "il Regno di Eswatini non è giuridicamente vincolato dalle disposizioni in esso contenute".
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