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Stati Uniti: Washington chiede lo smantellamento delle attività pubblicitarie di Google

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Stati Uniti: Washington chiede lo smantellamento delle attività pubblicitarie di Google

Venerdì il governo degli Stati Uniti ha ufficialmente chiesto a un giudice federale di ordinare lo smantellamento delle attività pubblicitarie online di Google. Secondo i rappresentanti del Dipartimento di Giustizia, gli impegni proposti dall'azienda californiana per affrontare la situazione sono "inaffidabili" e non garantiscono una reale concorrenza sul mercato.

Questa richiesta arriva dopo le argomentazioni in un caso antitrust riguardante gli strumenti pubblicitari sviluppati da Google e utilizzati da una moltitudine di siti web per vendere spazi pubblicitari. Il Dipartimento di Giustizia, sostenuto da diversi stati americani, accusa il gigante della tecnologia di aver costruito un monopolio adottando, per oltre un decennio, pratiche anticoncorrenziali che gli consentono di controllare le principali leve del mercato pubblicitario digitale: le piattaforme su cui i siti web offrono i loro spazi pubblicitari, nonché l'interfaccia attraverso cui vengono condotte le transazioni pubblicitarie.

La decisione del giudice è attesa nei prossimi mesi. Gail Slater, vicedirettrice del dipartimento legale che si occupa del caso, ha dichiarato sulla piattaforma X che "il problema deve essere affrontato a fondo" e che "smantellare il monopolio di Google" rimane, a suo avviso, l'unica soluzione in grado di creare un nuovo ambiente competitivo.

Da parte sua, Google respinge fermamente queste accuse, denunciando un "abuso di potere" da parte del governo. L'azienda ritiene che una tale separazione minaccerebbe la stabilità del mercato e ribadisce che i suoi strumenti pubblicitari promuovono "efficienza e innovazione", definendo al contempo la separazione delle sue attività tecnologiche come "praticamente impossibile".

Si tratta della seconda causa antitrust intentata contro l'azienda quest'anno. A settembre, un giudice federale aveva già respinto una richiesta simile del Dipartimento di Giustizia, che questa volta mirava a separare il motore di ricerca dal resto dei servizi di Google.

Questa iniziativa legale fa parte di una strategia più ampia attuata da Washington per rafforzare la concorrenza nel settore digitale. Tuttavia, i risultati di questa campagna rimangono limitati, poiché i giganti della tecnologia continuano a dominare un mercato in continua espansione.



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