- 20:11Riconoscimento del Sahara marocchino da parte degli Stati Uniti: Marco Rubio lancia un messaggio chiaro
- 14:27La Cina chiede la pace commerciale ma è pronta a rispondere
- 13:40Il Marocco rafforza la sua leadership nel turismo in Africa con importanti progetti alberghieri entro il 2025.
- 13:17Le Comore rinnovano il loro sostegno al Sahara marocchino e respingono la politicizzazione della SADC
- 12:51L'astronauta in servizio più anziano della NASA torna sulla Terra per il suo 70° compleanno
- 11:51L'ONU esprime profonda preoccupazione per gli attacchi statunitensi contro un porto petrolifero yemenita
- 10:32Sahara marocchino: la posizione americana è “chiara e inequivocabile”
- 20:55Siel 2025: Celebrare la cultura e l'eredità letteraria a Rabat
- 13:51Washington avverte di "attacchi imminenti" in Siria
Seguici su Facebook
Stangata Antitrust per Amazon: 10 milioni per pratiche scorrette
Stangata Antitrust ad Amazon: il colosso dell’e-commerce dovrà scucire dieci milioni di euro. Il motivo della multa, comminata alle società lussemburghesi che curano gli interessi del gruppo di Amazon Services Europe e Amazon Ue, sta nelle pratiche commerciali scorrette acclarate dall’attività dell’autorità garante. In particolare, nel mirino dell’Antitrust, è finita la scelta che pre-importa l’opzione “acquisto periodico” piuttosto che “acquisto singolo” sul sito amazon.it e sia per i prodotti venduti nel marketplace sia per quelli proposti in vendita direttamente dalla piattaforma. “In questo modo, viene limitata in modo considerevole la libertà di scelta dei consumatori – accusa l’Antitrust – dal momento che la pre-spunta grafica dell’acquisto ricorrente induce a comprare periodicamente un prodotto anche senza effettivo bisogno limitando così la facoltà di scelta”. E, quindi, anche la concorrenza.
L’autorità ha poi affermato che “la condotta attuata dal gruppo è stata ritenuta in contrasto con il canone di diligenza professionale perché un operatore dell’importanza di Amazon sarebbe tenuto a costruire le interfacce online, relative ai processi di acquisto, in modo da consentire ai consumatori di effettuare scelte commerciali libere e consapevoli”. Insomma, da loro e proprio da loro, un operatore di mercato di proporzioni globali, non ci si aspetta un comportamento simile. La stangata è arrivata ma poteva essere anche più pesante. Perché nel mirino dell’authority era finita anche la pre-impostazione della consegna a pagamento. Ma Amazon ha rassicurato l’Antitrust affermando di voler cambiare lo stato delle cose e di predefinire, tra le opzioni di consegna, quella gratuita. Inoltre le società sanzionate dovranno rifondere i clienti che, al loro servizio clienti, hanno manifestato il problema lamentandosi degli acquisti “imposti” da una spunta pre-impostata dall’algoritmo.
Commenti (0)