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Siria: l'Unione Europea annuncia un ponte aereo umanitario attraverso la Turchia
L’Unione Europea ha annunciato venerdì il lancio di un ponte aereo umanitario volto a sostenere la Siria, il primo aiuto di questo tipo dalla caduta del presidente Bashar al-Assad. Questo sistema, che prevede la consegna di forniture mediche via aerea e via terra, illustra l'impegno dell'Unione europea nel rispondere ai bisogni urgenti delle popolazioni colpite dal conflitto.
A partire da questa settimana, i voli umanitari finanziati dall’Unione Europea trasporteranno quasi 50 tonnellate di forniture mediche dalle scorte europee con sede a Dubai. Queste spedizioni verranno inviate ad Adana, in Turchia, prima di essere distribuite oltre il confine siriano. Inoltre, un ulteriore aiuto di 46 tonnellate di materiale sarà trasportato via camion dalla Danimarca.
Questo ponte aereo rappresenta uno sforzo significativo nel contesto di una crisi umanitaria esacerbata. Allo stesso tempo, l'esecutivo europeo ha annunciato lo stanziamento di altri quattro milioni di euro, portando il totale degli aiuti umanitari europei per quest'anno a 163 milioni di euro. Questi fondi forniranno kit di emergenza, forniture mediche e ripari, facilitando al contempo la distribuzione di cibo nel nord del paese.
Il commissario europeo responsabile per gli aiuti umanitari, Hadja Lahbib, ha affermato che sta monitorando da vicino gli sviluppi sul campo, poiché le tensioni persistono in Siria. Secondo l’ONU, dall’inizio dell’offensiva ribelle lanciata il 27 novembre, sono 1,1 milioni le persone sfollate. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato l’importanza di questi aiuti in un contesto così instabile, dove la situazione resta difficile e i bisogni crescono.
Gli ultimi sviluppi in Siria, in particolare la presa di Damasco da parte della coalizione ribelle dominata da Hayat Tahrir al-Sham (HTS), segnano la fine di oltre 50 anni di potere per la famiglia Assad. In questo contesto incerto, gli aiuti europei restano essenziali per sostenere la popolazione siriana, in particolare donne e bambini, i più vulnerabili in questa guerra devastante.