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Scoperta storica del sito archeologico di "Kash Kosh": una nuova visione della storia del Nord Africa
Un gruppo di ricercatori marocchini, guidato dal professor Youssef Boukbot dell'Istituto nazionale di scienze archeologiche e del patrimonio (INSAP), ha effettuato un'importante scoperta nel campo dell'archeologia nel Nord Africa. Hanno portato alla luce il primo sito preistorico del Marocco, chiamato "Kash Kosh", situato nei pressi della città di Tetouan. Questa scoperta, pubblicata lunedì 17 febbraio 2025 sulla prestigiosa rivista scientifica Antiquity, cambia radicalmente la comprensione tradizionale della storia delle società nordafricane prima dell'arrivo dei Fenici.
Il sito di "Kash Kosh", datato tra il 2200 e il 900 a.C., testimonia un significativo progresso nello sviluppo sociale ed economico delle prime società della regione. Grazie a scavi accurati, i ricercatori hanno portato alla luce resti architettonici che illustrano un'organizzazione sociale avanzata. Le abitazioni rotonde in terra e le strutture rettangolari in pietra, così come i silos per la conservazione del cibo, dimostrano che queste comunità avevano raggiunto un livello complesso di organizzazione, evidenziando un graduale passaggio da uno stile di vita nomade a una vita più sedentaria e strutturata.
I reperti hanno rivelato un'economia basata sull'agricoltura e sull'allevamento, con resti di cereali come orzo e grano, nonché di legumi come fagioli e piselli. L'allevamento di pecore e capre era predominante, mentre i maiali erano pochi. Inoltre, i ricercatori hanno trovato oggetti di metallo, tra cui una moneta di bronzo, che rappresenta la più antica testimonianza dell'uso del bronzo nel Nord Africa. Questi elementi testimoniano non solo il progresso tecnologico di queste società, ma anche i loro scambi commerciali con il bacino del Mediterraneo e la regione del Sahara.
"Questo sito dimostra che le comunità locali erano già molto evolute prima dell'arrivo dei Fenici", ha affermato il professor Boukbot. "Kash Kosh era un importante centro culturale e commerciale e questa scoperta cambia il modo in cui pensiamo alle società nordafricane di quel tempo." Questa ricerca suggerisce un'ampia rete di scambi, con la presenza di reperti fenici, confermando i legami tra queste comunità e altre civiltà del Mediterraneo.
Questo sito rappresenta anche una svolta nello studio della storia del Nord Africa e potrebbe ridefinire il ruolo della regione nell'antichità. I ricercatori sperano che ulteriori scavi nella zona possano portare alla luce altri siti simili, rafforzando l'importanza di queste scoperte nel riscrivere la storia della regione.
Si tratta della seconda scoperta importante effettuata dal team Boukbot, dopo quella del primo grande villaggio preistorico del Marocco, scoperto nel settembre 2024 nella regione di Khémisset. Queste opere rafforzano l'idea che il Nord Africa fosse un crocevia di civiltà ben prima delle grandi invasioni mediterranee e degli scambi culturali.
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