Roma farà pagare l'ingresso ai visitatori della Fontana di Trevi

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Ituristi diretti alla Fontana di Trevi a Roma avranno presto bisogno di qualcosa di più di un semplice lancio di moneta, poiché la città sta iniziando a far pagare un piccolo biglietto d'ingresso per accedere da vicino al monumento simbolo reso famoso da La Dolce Vita.

Il sindaco Roberto Gualtieri ha dichiarato in una conferenza stampa che il loro obiettivo è gestire i flussi di visitatori, proteggere il monumento, che è un tradizionale pozzo dei desideri, e migliorare la qualità della sua esperienza.

Secondo il Comune di Roma, il sito registra una media di 30.000 visite al giorno, con punte di 70.000, per un totale di oltre 9 milioni di visitatori all'anno.

Per migliorare la gestione del traffico e proteggere il monumento, verranno apportati dei miglioramenti alla recinzione.

Altri siti per i quali è previsto il pagamento di un biglietto d'ingresso sono la Villa di Massenzio, il Museo Napoleonico, il Museo Carlo Bilotti, il Museo Bilotti e il Museo Canonica.

Gualtieri ha affermato che tutti i musei e i monumenti rimarranno gratuiti per i residenti di Roma e della sua area metropolitana, per i disabili e per i bambini fino a cinque anni.

Inizialmente la fontana fu commissionata da Papa Urbano VIII nel 1640. Nel 1730, Papa Clemente XII riprese il progetto e l'attuale fontana corrisponde ai progetti originali dell'architetto romano Nicola Salvi.

L'imponente fontana raffigura il dio Titano, affiancato da cascate che scendono dalle rocce di travertino fino a una piscina turchese poco profonda, dove Marcello Mastroianni e Anita Ekberg fecero il loro famoso bagno notturno ne "La Dolce Vita".

Sebbene oggi sia vietato fare il bagno, la leggenda narra che i visitatori che lanciano una moneta dietro le spalle ed esprimono un desiderio torneranno a Roma.