Netflix acquisisce Warner Bros., preoccupazioni antitrust

Il gigante dello streaming Netflix ha annunciato sabato un accordo storico per l'acquisizione di Warner Bros. Discovery (WBD), inclusi i suoi studi cinematografici e televisivi, nonché le piattaforme HBO Max e HBO, per la sbalorditiva cifra di 83 miliardi di dollari. Questa importante transazione, che porrebbe i marchi HBO sotto l'egida di Netflix e darebbe al gigante dello streaming il controllo del leggendario studio Warner Bros., ha suscitato forti reazioni da parte dei sindacati e dei politici di Hollywood, sollevando al contempo seri interrogativi sul futuro dell'industria cinematografica.

Promesse dei dirigenti

Warner Bros. Discovery e Netflix hanno decantato i vantaggi dell'accordo. David Zaslav, CEO di WBD, ha dichiarato che l'acquisizione "garantirà che le persone di tutto il mondo continuino a godere delle storie più significative per le generazioni a venire". Per Ted Sarandos, co-CEO di Netflix, l'acquisizione offrirà "al pubblico più di ciò che ama". Netflix sottolinea inoltre che franchise iconici come Il Trono di Spade, I Soprano, The Big Bang Theory, l'Universo DC e Il Mago di Oz entreranno a far parte del suo catalogo.

Crescenti preoccupazioni sulla concentrazione del mercato

Ma l'entusiasmo non è condiviso da tutti. I sindacati del cinema e della televisione, le associazioni dei proprietari di sale cinematografiche e alcuni membri del Congresso degli Stati Uniti denunciano una "fusione da incubo" per il mercato e i consumatori. La senatrice democratica Elizabeth Warren ha messo in guardia contro la creazione di un "gigante dei media" che controlla quasi la metà del mercato dello streaming, minacciando di ridurre la scelta degli spettatori, aumentare i prezzi e limitare la creatività degli artisti. Anche la Writers Guild of America e Cinema United, che rappresentano decine di migliaia di sale cinematografiche, hanno chiesto di bloccare l'operazione, sottolineando che potrebbe danneggiare le sale cinematografiche e i posti di lavoro nel settore.

Reazioni politiche e antitrust

L'acquisizione è già sotto l'occhio vigile delle autorità antitrust statunitensi. Diversi membri repubblicani del Congresso, tra cui il senatore Mike Lee e il deputato Darrell Issa, hanno avvertito che l'accordo potrebbe ridurre la concorrenza e concentrare una quota sproporzionata del mercato nelle mani di Netflix. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) dovrebbe esaminare l'impatto della fusione sul mercato e potrebbe richiedere la cessione di alcuni contenuti per limitare la posizione dominante di Netflix. Si prevede inoltre che l'Unione Europea conduca un'analisi approfondita, dato il peso combinato delle due società nel mercato internazionale dello streaming.

Un'operazione colossale

L'acquisizione valuta Warner Bros. Discovery a circa 72 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, con un valore aziendale di 82,7 miliardi di dollari. Il completamento dell'accordo dipenderà dall'approvazione delle autorità di regolamentazione e dall'approvazione degli azionisti di Warner Bros. Discovery, che hanno ancora la possibilità di ricevere un'offerta concorrente da Paramount Skydance, guidata da David Ellison.

Una svolta per l'industria cinematografica

Se la fusione andrà in porto, segnerà un profondo cambiamento nell'industria dell'intrattenimento, consolidando il potere di Netflix nello streaming e l'accesso ai contenuti iconici di Warner Bros. I critici temono una standardizzazione dei contenuti, aumenti dei prezzi e un calo delle uscite cinematografiche, poiché gli spettatori americani spendono già una parte crescente del loro budget in abbonamenti online.

Tuttavia, Ted Sarandos ha dichiarato che l'accordo sarà "a favore dei consumatori, dell'innovazione, dei lavoratori e dei creatori di contenuti", sottolineando i vantaggi sia per gli abbonati che per i creatori di contenuti.