- 12:00Elon Musk aumenta l'incentivo finanziario per la petizione a sostegno dei diritti costituzionali
- 11:40Il capo delle Nazioni Unite sottolinea l'iniziativa marocchina del Sahara per l'integrazione economica del Sahel
- 11:20Trump afferma che la scomparsa di Sinwar apre la strada alla pace a Gaza, pianifica un dialogo con Netanyahu
- 11:01Il Marocco rafforza l'influenza marittima con la vicepresidenza del Consiglio dell'Organizzazione marittima internazionale
- 10:35Stellantis cambia marcia: il boom automobilistico del Marocco solleva interrogativi per la produzione europea
- 10:05X Social Media condividerà i dati degli utenti per la formazione sull'intelligenza artificiale: una nuova era di monetizzazione dei dati
- 09:40Rimpasto diplomatico del Marocco: Re Mohammed VI nomina nuovi ambasciatori in una mossa strategica
- 09:00Meloni ai soldati del suo Paese in Libano: sono qui anche per esprimere la vicinanza, la solidarietà e la gratitudine dell'Italia per il vostro lavoro
- 15:30Rafforzare i legami marittimi: Marocco e Organizzazione marittima internazionale
Seguici su Facebook
Meloni: “Mancato confronto con Schlein occasione persa”
Ci teneva anche lei, eccome. E lo ha ripetuto anche ieri durante la trasmissione Mattino Cinque. Il premier Giorgia Meloni al confronto con la sua principale antagonista dell’opposizione, Elly Schlein, si era dichiarata da subito più che disponibile per l’incontro da Vespa. L’ambito confronto si sarebbe dovuto tenere nella trasmissione Porta a porta. Ma, inaspettato era arrivato lo stop. Colpo di scena e tutto azzerato. Soltanto quattro delle otto liste presenti in Parlamento hanno accettato l’invito della Rai a un confronto a due tra leader sulla base della forza rappresentativa. Per questo motivo, in assenza della maggioranza richiesta dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, la Rai ha ritenuto – si legge in una nota di Viale Mazzini – di non poter programmare alcun confronto nei termini precedentemente proposti. Insomma, questione di par condicio, ha mandato a dire l’Agcom. “Mi dispiace molto – ha commentato la decisione Meloni – perché secondo me è un’occasione persa. Molti mi hanno chiesto chi te lo fa fare? Soprattutto se sei in vantaggio, secondo me il confronto è sempre bello, aiuta i cittadini a capire cosa sta accadendo”. Ma il premier è voluto intervenire anche sul nodo della par condicio. “Fermo restando – ha aggiunto – che se dicessi adesso che voglio modificare la par condicio per settimane i giornaloni scriverebbero che il governo è autoritario. Sono materie, queste, di cui è meglio non se ne occupi il governo, se ne dovrebbe occupare il Parlamento. La legge è la stessa che c’è sempre stata”. Ma nel corso della trasmissione, Meloni si è spinta oltre per spiegare il rammarico per il mancato confronto. “In Europa – ha detto ancora – ci sono due modelli: quello centralista della sinistra, quello per cui l’Europa deve decidere tutto in luogo degli Stati nazionali, e quello conservatore secondo cui l’Europa si deve occupare di alcune grandi questioni sulle qual gli Stati nazionali da soli non sono competitivi ma il resto va lasciato alla competenza degli Stati nazionali”. Ecco, secondo il premier, spiegato il motivo per cui l’interlocutorio con la segretaria nazionale dem sarebbe stato un modo per capire bene cosa cambia se vince un modello oppure l’altro”. “Dopodiché – ha chiosato Meloni polemicamente – ha dato fastidio a qualcuno e io ne prendo atto. Lo faremo in altri modi”. “Elly Schlein è sempre pronta”, ha ribattuto Francesco Boccia (Pd).