- 11:45Cooperazione Sud-Sud: il Marocco consolida il suo ruolo di catalizzatore presso l'UNIDO
- 11:00I prezzi del petrolio calano a causa delle aspettative di un aumento della produzione OPEC+ e delle preoccupazioni per un rallentamento economico globale
- 10:15Il voto del Senato degli Stati Uniti per approvare il mega disegno di legge di Trump si prolunga fino al secondo giorno
- 10:00Il Primo Ministro palestinese elogia il costante sostegno di Re Mohammed VI alla causa palestinese
- 09:35Una delegazione peruviana visita il Marocco per rafforzare la cooperazione bilaterale
- 08:57Il Marocco ribadisce il suo impegno per il diritto a un ambiente sano e per un'equa giustizia climatica
- 08:13Trump pone fine alle sanzioni sulla Siria: un'opportunità per la ricostruzione e la stabilità
- 07:58Ginevra: il Marocco elogiato per la sua azione a sostegno dei diritti umani
- 22:57Il Congresso peruviano rinnova il suo sostegno all'iniziativa per il Sahara marocchino e l'autonomia
Seguici su Facebook
Marocco, leader africano nella lotta al cambiamento climatico secondo Germanwatch
Il Marocco conferma il suo status di paese leader in Africa nella lotta contro i cambiamenti climatici, classificandosi all'ottavo posto a livello mondiale nel Climate Change Performance Index 2025, pubblicato dall'organizzazione non governativa tedesca Germanwatch. Con un punteggio complessivo di 68,32 punti su 100, il Regno si posiziona tra i paesi con le migliori prestazioni, grazie agli sforzi significativi nella riduzione delle emissioni di gas serra e nell'uso efficiente dell'energia.
L’indice, che valuta le performance climatiche di 63 Paesi e dell’Unione Europea, si basa su 14 indicatori suddivisi in quattro categorie principali: emissioni di gas serra (40% del punteggio complessivo), sviluppo energetico (40%) ed energie rinnovabili (40%). %). energie rinnovabili (20%), uso dell'energia (20%) e politica climatica attuata (20%). Questi paesi sono responsabili di oltre il 90% delle emissioni globali.
Come nelle edizioni precedenti, i primi tre posti della classifica sono rimasti vuoti, una scelta deliberata da parte di Germanwatch per dimostrare l'incapacità degli Stati di raggiungere gli obiettivi fissati dall'accordo di Parigi, in particolare per quanto riguarda la limitazione del riscaldamento globale a 1,5°C. Secondo l'organizzazione non governativa, "nessun Paese ha ancora fatto abbastanza per prevenire efficacemente i pericolosi cambiamenti climatici. »
Il Marocco si è distinto puntando su un'ambiziosa transizione energetica, con progetti su larga scala nel campo delle energie rinnovabili, in particolare solare ed eolica. Gli investimenti in infrastrutture sostenibili, come la centrale solare Noor a Ouarzazate, hanno permesso al Paese di rientrare nella categoria dei Paesi con buone performance climatiche.
L'Egitto è il secondo Paese del continente africano, al 20° posto a livello mondiale, con un punteggio di 60,52 punti, guadagnando due posizioni rispetto all'edizione precedente. La Nigeria, nel frattempo, si classifica al 26° posto a livello mondiale, registrando un punteggio di 59,16 punti, ma ha subito una discesa di nove posizioni a causa delle politiche che favoriscono un maggiore utilizzo interno e le esportazioni di gas naturale.
Il Sudafrica, nonostante gli sforzi, fatica a liberarsi dalla dipendenza dal carbone e si colloca al 38° posto tra tutti i paesi valutati, con un punteggio di 52,74 punti, che lo colloca nella categoria delle "scarse prestazioni". La centrale termoelettrica di Matla, alimentata principalmente a carbone, è un esempio lampante delle sfide che il Paese deve affrontare per ridurre la propria impronta di carbonio.
L'Algeria, quinto paese africano a comparire nella classifica, occupa il 51° posto, con un punteggio di 45,96 punti, dovuto alla predominanza dei combustibili fossili nel suo mix energetico. Il Paese sta lottando per avviare una transizione verso soluzioni più sostenibili.
A livello mondiale, la Danimarca rimane al vertice della classifica con un punteggio di 78,37 punti, seguita da Paesi Bassi e Regno Unito, che si distinguono per le loro politiche ambiziose in termini di riduzione delle emissioni e adozione di energie rinnovabili.
Al contrario, i paesi con la classifica più bassa restano quelli le cui economie dipendono fortemente dai combustibili fossili, come Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Iran, che occupano le ultime posizioni.
Tra le principali economie del G20, la maggior parte presenta punteggi preoccupanti, con le notevoli eccezioni del Regno Unito, che si classifica al 6° posto, e dell'India, che occupa il 10° posto, a dimostrazione di una crescente disponibilità a investire in soluzioni energetiche sostenibili.
Il Marocco continua così ad affermarsi come modello africano e internazionale in termini di transizione energetica, dimostrando l'efficacia della sua strategia basata su energie pulite e politiche pubbliche coerenti per affrontare le sfide climatiche globali.
Commenti (0)