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La CGUE annulla gli accordi commerciali nel settore agricolo e della pesca tra l'UE e il Marocco

La CGUE annulla gli accordi commerciali nel settore agricolo e della pesca tra l'UE e il Marocco
Friday 04 - 11:00
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La Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) ha dichiarato l’annullamento definitivo degli accordi commerciali nel settore agricolo e della pesca tra l’Unione Europea (UE) e il Marocco. Questa decisione, motivata dalla constatazione che tali accordi sono stati conclusi “senza il consenso del popolo del Sahara”, potrebbe avere ripercussioni significative sui rapporti commerciali tra le due parti.

Gli accordi annullati, risalenti al 2012 e al 2013, miravano a rafforzare il commercio e promuovere lo sviluppo economico come partner strategici. Tuttavia, la CGUE ha sottolineato che questi accordi non tengono conto dei “diritti e delle aspirazioni delle popolazioni sahrawi”.

L’UE, pur non riconoscendo la sovranità del Marocco su questo territorio, aveva stabilito relazioni commerciali che includevano prodotti provenienti dal Sahara marocchino. Questa situazione ha suscitato critiche da parte di organizzazioni umanitarie e rappresentanti politici, che hanno insistito sul fatto che questi accordi dovrebbero dare priorità al rispetto dei diritti umani e al sostegno delle popolazioni locali.

L’annullamento di questi accordi potrebbe avere conseguenze economiche significative per entrambe le parti. Per l’UE, ciò potrebbe mettere in discussione l’accesso dei prodotti marocchini al mercato europeo, principalmente nei settori della pesca e dell’agricoltura. Per il Marocco, questo potrebbe essere un duro colpo per l’economia, che dipende in gran parte dalle esportazioni agricole e dalla pesca.

Ricordiamo che il Fronte Polisario, che aveva denunciato questo accordo, è riuscito ad ottenere una prima sentenza della giustizia europea, la quale ha ritenuto che gli abitanti del Sahara avrebbero dovuto essere consultati e ha approvato l'accordo. Tuttavia, il Fronte Polisario non ha la qualità di rappresentare il popolo sahrawi.

La Commissione Europea e il Consiglio dell’Unione Europea si sono opposti e hanno presentato ricorso alla CGUE. L’incoerenza tra le istituzioni europee ha posto l’accordo di pesca Marocco-UE in una situazione delicata, impedendo il rinnovo degli accordi nonostante i diversi tentativi europei di rinnovarli.

Con la scadenza degli accordi di pesca nel luglio 2023, i principali beneficiari di questa cooperazione, ovvero Spagna, Portogallo, Francia e Germania, hanno espresso serie preoccupazioni e hanno aumentato il numero di incontri a Bruxelles per trovare una via d’uscita.

Questo accordo è infatti di capitale importanza per diversi paesi europei ed è considerato uno dei più importanti, politicamente ed economicamente per questi paesi. Ha consentito a 138 imbarcazioni europee di pescare nelle acque marocchine, comprese quelle del Sahara marocchino.

Il ministro spagnolo dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, Luis Planas, ha dichiarato che la Spagna resta determinata a rafforzare le sue relazioni stabili e strategiche con il Marocco, qualunque sia il contenuto della prossima decisione della CGUE.

"Se qualcuno crede che una sentenza della Corte di giustizia metterà in dubbio la stabilità delle relazioni del Marocco con la Spagna o con l'Unione europea, si sbaglia", ha detto Planas ai giornalisti dopo aver visitato una fabbrica di macchinari John Deere a Parla, vicino Madrid.

Planas ha sottolineato che i rapporti del Marocco sono “positivi e stabili” sia con la Spagna che con l'Ue. "Qualunque sia l'esito della decisione di domani, lavoreremo affinché continuino ad esserlo", ha aggiunto il ministro.

La Spagna e altri quattro paesi europei hanno sostenuto la legalità degli accordi in vigore, ha affermato Planas.


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