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Il Marocco mira a formare 100.000 giovani all’anno nelle tecnologie digitali entro il 2030

Il Marocco mira a formare 100.000 giovani all’anno nelle tecnologie digitali entro il 2030
Friday 27 September 2024 - 17:30
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Il Ministro della Transizione Digitale e della Riforma Amministrativa, Ghïta Mezzour, ha rivelato che uno degli obiettivi della strategia “Marocco Digitale 2030” è quello di formare 100.000 giovani ogni anno nel campo digitale entro il 2030.
Mezzour ha spiegato, durante una conferenza stampa presso la sede del ministero, che questa strategia, che mira a fare del Marocco un hub digitale per accelerare lo sviluppo sociale ed economico del Regno, si basa su due assi principali: la digitalizzazione dei servizi pubblici e un forte creazione di dinamismo nell’economia digitale.

Ha sottolineato che il primo asse mira a offrire un servizio migliore ai cittadini e alle imprese riducendo i ritardi e la necessità di viaggiare, mentre il secondo asse mira a produrre soluzioni digitali marocchine e creare valore e opportunità di lavoro, promuovendo l'uso dei servizi di migrazione, esportazione di soluzioni e supporti digitali... Imprese emergenti e sviluppo delle imprese digitali.

Ha aggiunto che garantire la disponibilità di talenti digitali in quantità e competenze sufficienti e la loro compatibilità con le esigenze del mercato del lavoro dipende dall’attivazione di tutte le leve di produzione e attrattività.

Mezzour ha sottolineato che si tratta di formare marocchini nel campo digitale in tutto il Regno, sottolineando che l'obiettivo è quello di formare 100.000 giovani all'anno entro il 2030.

Questo piano, ha aggiunto, prevede anche il miglioramento della copertura e della qualità delle comunicazioni per gli usi primari in tutto il territorio marocchino, il rafforzamento della connettività alla rete in fibra ottica e l'introduzione della tecnologia di comunicazione di quinta generazione.

In questo contesto, il Ministro ha sottolineato l’importanza dei “servizi cloud” che forniscono soluzioni digitali pronte per l’uso e facili da implementare, che aiutano ad accelerare la transizione digitale nel Regno.

Questa strategia, spiega, è stata sviluppata secondo un approccio partecipativo che si basa sull'ascolto, sulle consultazioni nazionali e sulla cooperazione congiunta, ma fa affidamento anche su leve trasversali che includono l'intelligenza artificiale e il pieno utilizzo del digitale.

Ha sottolineato che la prima leva è sfruttare il potenziale delle capacità dell'intelligenza artificiale per tenere il passo con la digitalizzazione dei servizi nei settori pubblico e privato, sostenere e migliorare il sistema di intelligenza artificiale e contribuire allo sviluppo della digitalizzazione.

La seconda leva, aggiunge il ministro, consiste nel fornire servizi digitali di facile utilizzo da parte di tutti i livelli della società, comprese le persone con disabilità e le persone che risiedono in aree remote.

La strategia “Marocco Digitale 2030”, lanciata dal Ministero della Transizione Digitale e della Riforma Amministrativa, mira a portare il Marocco dal 113° al 50° posto nella classifica mondiale secondo l’indice di sviluppo dell’e-Government entro il 2030.


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