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Hamas chiede Giornate Mondiali di Rabbia contro Israele
Il movimento palestinese Hamas ha lanciato un appello internazionale per intensificare le mobilitazioni in solidarietà con la Striscia di Gaza, denunciando i "crimini di sterminio e fame" perpetrati da Israele contro oltre due milioni di persone assediate. In una dichiarazione, il movimento ha designato il 19, 20 e 21 settembre come giornate di "marce di rabbia" contro l'occupazione e i suoi sostenitori.
Hamas ha denunciato la "distruzione sistematica" delle torri e degli edifici di Gaza, bombardati giorno e notte, che ha portato all'esodo forzato di migliaia di residenti. Il movimento ha invitato le persone e le "coscienze libere" di tutto il mondo a scendere in piazza in massa, organizzando manifestazioni nelle principali città e capitali.
La dichiarazione ha anche chiesto che si tengano raduni davanti alle ambasciate israeliane e americane, nonché davanti alle missioni diplomatiche dei paesi considerati sostenitori dell'occupazione. L'obiettivo: "denunciare i crimini di sterminio e fame" e chiedere l'apertura dei valichi di frontiera per consentire la consegna di aiuti umanitari urgenti.
Hamas ha inoltre esortato sindacati, associazioni studentesche e parlamenti ad aumentare la pressione politica e popolare per porre fine all'offensiva. Il movimento ha sottolineato il ruolo del convoglio marittimo internazionale atteso a Gaza, mettendo in guardia Israele da qualsiasi tentativo di attacco.
Secondo Hamas, questi giorni devono segnare "una nuova fase di mobilitazione globale contro l'aggressione israeliana", un grido collettivo contro "i bombardamenti, gli sfollamenti forzati e la distruzione di Gaza", ma anche contro il sostegno diplomatico e militare di Washington a Tel Aviv e il "silenzio complice" della comunità internazionale.