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Google accusato di monopolio illegale dalla giustizia americana
La giustizia americana ha inferto un duro colpo a Google , accusandola lunedì di aver agito illegalmente per mantenere il monopolio delle ricerche online. Questa decisione, emessa da un giudice federale del Distretto di Columbia, segna un passo significativo nella lotta contro le pratiche anticoncorrenziali da parte delle grandi aziende tecnologiche.
Il giudice Amit P. Mehta ha stabilito che Google ha impedito ai rivali di competere con essa pagando miliardi di dollari per diventare il motore di ricerca predefinito sui dispositivi consumer. Questa pratica, secondo la giustizia, ha consolidato il dominio di Google nel settore della ricerca online.
La decisione fa seguito a una causa intentata dal Dipartimento di Giustizia che accusa Google di rafforzare illegalmente la sua posizione dominante pagando ingenti somme ad aziende come Apple e Samsung per rendere Google il motore di ricerca predefinito sui loro smartphone e browser web.
La sentenza è la prima nell'era moderna di Internet in un caso antitrust contro un'azienda tecnologica. Sebbene la sentenza non preveda un’ammenda diretta contro Google, potrebbe influenzare altre azioni legali antitrust del governo contro Google, ma anche contro altre grandi aziende tecnologiche come Apple, Amazon e Meta, proprietaria di Facebook, Instagram e WhatsApp.
Inoltre, il governo ha anche accusato Google di mantenere il monopolio sugli annunci pubblicati nei risultati di ricerca, un’attività che genera miliardi di dollari di entrate annuali per l’azienda.
Questa decisione potrebbe avere importanti ripercussioni sul panorama tecnologico e potrebbe aprire la strada a normative più severe per garantire una concorrenza leale nel settore.
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