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Dazi doganali USA: l'Unione Europea prepara la sua risposta
I ministri del Commercio estero dell'Unione Europea si incontreranno questo lunedì a Lussemburgo per "preparare" la risposta europea all'aumento dei dazi doganali imposto dagli Stati Uniti, mentre i mercati azionari hanno aperto in caduta libera in seguito alla decisione di Washington.
L'obiettivo dell'incontro è preparare la risposta europea all'aumento dei dazi doganali statunitensi, garantire che le aziende europee ricevano "un sostegno adeguato" e "accelerare" i negoziati di libero scambio con il resto del mondo, ha affermato il Commissario europeo per il commercio Maros Sefcovic prima dell'inizio dell'incontro.
Ha inoltre avvertito che l'Europa deve adattarsi a un "cambiamento di paradigma" nel commercio globale a seguito dell'aumento dei dazi statunitensi sulle importazioni dal resto del mondo, tra cui un aumento del 20% dei dazi sulle merci provenienti dall'Unione Europea.
Da parte sua, il ministro del Commercio estero francese Laurent Saint-Martin ha avvertito che la risposta europea all'offensiva commerciale lanciata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe essere "estremamente aggressiva".
"Non dobbiamo escludere nessuna opzione, sui beni, sui servizi (americani) e aprire la cassetta degli attrezzi europea, che è molto completa, che può anche essere estremamente aggressiva in cambio", ha sottolineato.
Sulla stessa linea, il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck ha affermato che l'Europa deve essere pronta a utilizzare il suo strumento "anticoercitivo" contro gli Stati Uniti. Istituito nel 2023, questo strumento comune europeo mira a punire qualsiasi Paese che utilizzi “armi economiche” per fare pressione sull’Unione.
Mai utilizzato prima, questo strumento è stato concepito come strumento di deterrenza, da attivare una volta esauriti i canali diplomatici. Autorizza vari tipi di ritorsione, tra cui il congelamento dell'accesso ai mercati pubblici, il blocco delle autorizzazioni alla commercializzazione di determinati prodotti o addirittura il blocco degli investimenti.
"Tutte le opzioni sono sul tavolo", ha affermato il ministro del Commercio estero svedese Benjamin Dousa, chiedendo al contempo una "soluzione negoziata" con gli Stati Uniti per "più commercio e più cooperazione".
Dopo l'annuncio dei nuovi dazi statunitensi, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato che gli europei sono "pronti a reagire", sottolineando che l'Unione europea sta già lavorando a "un nuovo pacchetto di contromisure" nel caso in cui i negoziati con l'amministrazione statunitense fallissero.
Lunedì i mercati sono stati nuovamente scossi violentemente dalle misure statunitensi e dalle rappresaglie annunciate dalla Cina, che fanno temere gravi conseguenze per l'economia mondiale.
Dopo due sedute in calo giovedì e venerdì, lunedì le borse europee hanno vissuto un terremoto "storico", secondo gli analisti: il principale indice tedesco, il DAX, è crollato di oltre il 5%, tanto quanto il CAC 40 di Parigi. Questo calo è accompagnato dal crollo osservato a fine settimana e lunedì sui mercati asiatici.
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