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Borrell sull'Ucraina: non voglio interferire con le posizioni politiche nazionali
L'Alto Commissario per gli Affari Esteri dell'Unione Europea, Josep Borrell, ha dichiarato: "Non voglio certamente interferire nelle posizioni politiche nazionali. Sono gli Stati che prendono le loro decisioni, e la posizione che deve essere presa è una questione nazionale".
Ciò è avvenuto in risposta a una domanda sul tipo: “Perché non consente all’Ucraina di utilizzare le armi che fornisce per colpire le basi russe sul territorio russo, e a un commento sulle successive dichiarazioni del partito della Lega riguardanti” l’interferenza illegale e inaccettabile negli affari di un paese Stato sovrano”.
Borrell ha detto lunedì in un'intervista al quotidiano italiano La Stampa: “Abbiamo parlato dell'Ucraina al Consiglio europeo di difesa e i paesi hanno preso una decisione, e tutti avevano una sensibilità speciale. Alcuni erano sensibili alle richieste di Kiev, altri erano meno sensibili. e altri hanno concordato e autorizzato le operazioni dell'Ucraina, e forse è stato anche Qualcuno ha dato segretamente il via libera, non lo so. Confermo di aver espresso la mia opinione solo dopo aver ascoltato il presidente Volodymyr Zelenskyj, e le decisioni spettano ai Paesi dell’Ue”.
Quanto all'ipotesi del “disimpegno” italiano, l'Alto commissario europeo ha dichiarato di seguire “con grande interesse il dibattito italiano all'annuale Forum Ambrosetti, e che ci sono molte divisioni anche nel movimento di sinistra”. “Ho appena ascoltato l’ex premier Giuseppe Conte, il segretario generale del Pd, Ellie Schlein, e il leader del Partito d’azione d’opposizione, Carlo Calenda, e ho trovato nelle loro posizioni un grande contrasto”.
Il coordinatore della diplomazia europea ha spiegato che “uno di loro (i tre sopra menzionati) vuole sostenere Kiev e fornirle armi a lungo raggio, e l’altro è contrario alla concessione di queste armi”, ma “tutti parlano di una soluzione diplomatica e del mio ruolo è intervenire negli affari interni e determinare chi ha ragione e chi ha torto”.
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