- 18:00Il Marocco avvia trattative con la Corea del Sud per l'acquisizione di sistemi di difesa avanzati
- 17:15Il Marocco ospiterà i Mondiali del 2030: un'opportunità promettente per il cambiamento economico
- 17:00L'Unione Africana reintegra ufficialmente il Gabon in tutte le sue istituzioni
- 16:31A Dakhla, il secondo congresso della "Coalizione per l'Autonomia" riafferma il sostegno al piano marocchino per il Sahara
- 16:16Tensioni nucleari: il Pakistan avverte di un imminente attacco indiano
- 15:56Bourita riceve l'emissario del presidente iracheno su istruzioni reali
- 15:21Il Ministro degli Esteri italiano chiede colloqui con gli "amici americani" sui dazi
- 14:42Kim Jong-un ordina l'accelerazione dello sviluppo delle armi nucleari della Marina nordcoreana di fronte alle minacce
- 14:25Il Marocco ospita la sede permanente dell'AFROSAI a Rabat per promuovere la trasparenza finanziaria e la governance in Africa.
Seguici su Facebook
Donald Trump: una presidenza segnata dalla vendetta politica
Dal suo ritorno al potere, Donald Trump ha permeato la sua presidenza di una dinamica apertamente vendicativa. Affermando di voler rendere giustizia ai suoi sostenitori e riparare quelle che considera ingiustizie passate, il presidente ha moltiplicato le misure punitive contro i suoi oppositori politici, le istituzioni giudiziarie e alcuni pilastri del sistema universitario americano.
Tra i suoi primi atti, la revoca delle autorizzazioni di sicurezza a cinquanta ex funzionari dell'intelligence accusati di aver danneggiato la sua campagna elettorale del 2020 ne segna il tono. Questa decisione rientra nel desiderio di eliminare qualsiasi opposizione istituzionale, soprattutto tra coloro che hanno messo in dubbio la sua legittimità o le sue azioni.
Il sistema giudiziario è uno dei principali obiettivi di questa politica di ritorsione. I procuratori collegati alle indagini contro Trump, compresi quelli del team del procuratore speciale Jack Smith, sono stati licenziati. Il presidente ha anche ordinato all'FBI di divulgare i nomi degli agenti coinvolti nelle indagini sull'assalto al Campidoglio, alimentando le tensioni tra l'esecutivo e le forze dell'ordine federali. Diversi importanti studi legali sospettati di collaborare con questi procuratori sono stati sanzionati, con divieti di accesso agli edifici federali e sospensioni di contratti pubblici fino a quando non avessero accettato di fornire servizi legali pro bono a cause sostenute dalla nuova amministrazione.
La ritorsione si estende anche al mondo accademico, considerato da Trump un baluardo dell'ideologia progressista. La Columbia University ha visto sospesi 400 milioni di dollari di finanziamenti a causa della sua gestione delle proteste pro-palestinesi. L'Università della Pennsylvania ha subito una perdita di 175 milioni di dollari in fondi federali, giustificata dalla precedente partecipazione di un'atleta transgender alle sue squadre sportive. Harvard, da parte sua, sta affrontando il congelamento dei finanziamenti e un'indagine sulla sua esenzione fiscale per essersi rifiutata di ottemperare alle richieste dell'amministrazione.
Sul fronte politico, Trump non ha esitato a nominare i suoi ex collaboratori diventati critici, come Miles Taylor e Chris Krebs, ora sottoposti a un esame più approfondito. Infine, è stata lanciata una nuova offensiva legale contro ActBlue, la principale piattaforma di raccolta fondi per i candidati democratici, oggetto di un'indagine ordinata direttamente dalla Casa Bianca.
Questo clima politico teso e polarizzato solleva profonde preoccupazioni circa il rispetto delle istituzioni democratiche e l'uso del potere presidenziale per ritorsioni personali. La presidenza Trump, in questa nuova fase, sembra essere costruita non su una visione unificante, ma su un dichiarato desiderio di vendetta.
Commenti (0)