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La Guinea riafferma il suo sostegno all'iniziativa marocchina per l'autonomia del Sahara

La Guinea riafferma il suo sostegno all'iniziativa marocchina per l'autonomia del Sahara
Wednesday 16 - 10:40
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Nel corso di un intervento a New York, la Repubblica di Guinea ha rinnovato il suo sostegno all'iniziativa di autonomia del Marocco, ritenendo che costituisca una soluzione realistica e credibile alla disputa sul Sahara. L'Ambasciatore Rappresentante Permanente della Guinea presso le Nazioni Unite, Paul Goa Zoumanigui, ha sottolineato che questa proposta è coerente con il diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite e le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza.

Il diplomatico ha sottolineato la forte dinamica internazionale che sostiene questo piano di autonomia, ricordando che quasi 30 Stati, tra cui la Guinea, hanno aperto consolati nelle città di Laâyoune e Dakhla. Queste azioni rafforzano il riconoscimento internazionale degli sforzi compiuti dal Marocco in questa regione.

Riferendosi allo sviluppo socioeconomico in atto nelle province meridionali del Regno, Paul Goa Zoumanigui ha accolto con favore gli importanti investimenti realizzati in questa parte del Paese. Queste iniziative, secondo lui, contribuiscono all'empowerment delle popolazioni locali a livello politico, economico e sociale, rafforzando al tempo stesso il rispetto dei diritti umani.

Il diplomatico ha inoltre espresso il suo sostegno agli sforzi di Staffan de Mistura, inviato personale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per il Sahara, volti a rilanciare il processo della tavola rotonda con la partecipazione degli stessi attori: Marocco, Algeria, Mauritania e il "Polisario", in conformità con le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, in particolare la risoluzione 2703.

La Guinea ha inoltre accolto con favore la continua partecipazione, per il 16° anno consecutivo, dei rappresentanti eletti del Sahara marocchino ai lavori del Comitato dei 24 delle Nazioni Unite e alle tavole rotonde di Ginevra.

Nel suo intervento, il diplomatico ha anche chiesto il rispetto del cessate il fuoco e l'eliminazione degli ostacoli che limitano l'azione della MINURSO. Ha espresso la sua preoccupazione per la situazione umanitaria nei campi di Tindouf, sottolineando la necessità di rispettare i diritti fondamentali delle popolazioni di questi campi, in particolare quelli delle donne e dei bambini.


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