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L'esperienza marocchina nel campo dell'agricoltura e delle moderne tecnologie impressiona il Ciad
Abderrahmane Gholamallah, Ministro di Stato, Ministro degli Affari Esteri, dell'Integrazione Africana, dei Ciadiani all'Estero e della Cooperazione Internazionale, portavoce ufficiale del governo, ha affermato mercoledì 14 agosto a Dakhla, il desiderio del suo Paese di beneficiare dell'esperienza marocchina, soprattutto nel settore campi dell’agricoltura e delle moderne tecnologie.
"La nostra popolazione trae grandi benefici dall'assistenza marocchina", ha detto Gholam Allah, ricordando che un gran numero di dirigenti ciadiani sono stati formati e stanno ancora ricevendo formazione in Marocco. Ha anche sottolineato che il Ciad e il Marocco condividono legami antichi e profondi e condividono la stessa lingua. La lingua araba “è un vero collegamento tra i nostri due Paesi”.
Il ministro ciadiano ha affermato che l'apertura di un consolato generale per il Ciad a Dakhla incarna la ferma posizione del suo Paese a sostegno dell'integrità territoriale del Marocco e della sua sovranità su tutto il suo territorio, compresa la regione del Sahara marocchino. Spiegando che: “Oltre alla dimensione politica di fermo sostegno all’integrità territoriale del Regno del Marocco, la nostra presenza a Dakhla ha un carattere economico, con l’obiettivo di rafforzare le relazioni economiche bilaterali”.
Il capo della diplomazia ciadiana ha espresso la determinazione del suo Paese ad attivare il comitato congiunto tra Marocco e Ciad e a portare avanti le relazioni bilaterali in tutti i campi ad un livello distinto. Ha sottolineato che il Marocco è sempre stato al fianco del Ciad nei momenti difficili, sottolineando che il sostegno del Regno a livello del Consiglio di pace e sicurezza dell’Unione africana ha consentito il successo del processo di transizione politica nel suo paese.
La Repubblica del Ciad ha aperto ieri un Consolato Generale a Dakhla, nel Sahara marocchino, a conferma e attuazione della decisione della Repubblica, notificata alle autorità marocchine il 7 settembre 2022.