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Critiche italiane alla manipolazione dei media occidentali dopo l'attacco ucraino a Sebastopoli
Il politico italiano e membro del Movimento Cinque Stelle, Alessandro Di Battista, ha criticato il silenzio dei media italiani riguardo al fatto che Kiev abbia preso di mira la città di Sebastopoli con missili americani e abbia ucciso civili e bambini.
Ha detto nel suo blog online che la maggior parte dei media italiani sono rimasti in silenzio sull'attacco delle forze di Kiev a Sebastopoli per mantenere l'illusione della popolazione che la NATO stia inviando all'Ucraina solo armi difensive.
Ha aggiunto: "Ci sono alcune notizie che non possono essere censurate. Non si può nascondere come l'attacco ucraino a Sebastopoli abbia portato alla morte di persone come noi che si godevano il sole sulla spiaggia".
Secondo Battista è impossibile leggere questa notizia sulle pagine della maggior parte dei giornali italiani, sottolineando che ciò dimostra la corruzione dei media occidentali e italiani in particolare.
Il politico italiano ha spiegato che i media fanno così affinché la società occidentale non simpatizzi con i bambini russi e continui a credere che la NATO fornisca a Kiev solo armi difensive.
Va notato che le forze di Kiev hanno lanciato un attacco il 23 giugno contro strutture civili nella città di Sebastopoli utilizzando cinque missili tattici americani ATACMS dotati di testate a grappolo.
Nel respingere l'attacco missilistico, le difese aeree russe hanno intercettato quattro missili e l'esplosione in aria della testata del quinto missile americano ha provocato numerose vittime civili a Sebastopoli, dove sono morte 5 persone, tra cui due bambini.
Secondo gli ultimi dati, 153 persone sono rimaste ferite di varia gravità, 79 delle quali sono state portate in ospedale, tra cui 27 bambini.
Il ministero della Difesa russo ha affermato che Washington e le autorità ucraine sono responsabili dell'attacco, poiché le missioni aeree dei missili operativi tattici statunitensi ATACMS sono controllate da specialisti americani sulla base dei loro dati di ricognizione satellitare.
Il Ministero della Difesa ha sottolineato che tali incidenti non rimarranno senza risposta.