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Media iraniani: Teheran convoca il rappresentante degli interessi del Canada in Iran dopo una decisione riguardante la Guardia rivoluzionaria
Il Ministero degli Esteri iraniano ha convocato l’ambasciatore italiano in quanto incaricato di curare gli interessi del Canada in Iran, in seguito alla decisione di Ottawa di includere il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica nella lista delle organizzazioni terroristiche.
L’agenzia di stampa iraniana Nour ha dichiarato: “In seguito all’azione ostile intrapresa dal governo canadese dichiarando la Guardia rivoluzionaria iraniana un’organizzazione terroristica, l’ambasciatore italiano a Teheran, nella sua qualità di responsabile della protezione degli interessi canadesi (in Iran), è stato convocato oggi al Ministero degli Affari Esteri dal Direttore del Dipartimento americano.
In precedenza, il ministro canadese della Pubblica Sicurezza Dominique LeBlanc aveva affermato che il Canada aveva deciso di includere la Guardia rivoluzionaria iraniana nell'elenco delle organizzazioni terroristiche, e il ministro degli Esteri canadese Melanie Jolie aveva invitato tutti i cittadini del paese a lasciare l'Iran immediatamente dopo la decisione.
Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani ha osservato che la mossa del Canada contraddice il diritto internazionale , sottolineando che "l'Iran si riserva il diritto di rispondere e adottare misure adeguate contro tali azioni contro la nazione e il governo iraniani", ha riferito l'agenzia di stampa Mehr .
Nello stesso contesto, il 31 maggio, l’Unione Europea ha imposto sanzioni al ministro della Difesa iraniano Mohammad Ashtiani. Il motivo era l’assistenza militare che Teheran avrebbe fornito a Mosca.
Inoltre, le restrizioni hanno colpito altre cinque persone iraniane e tre organizzazioni locali. Ciò include la Guardia rivoluzionaria iraniana.
Una settimana fa, gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a una serie di individui ed entità iraniane che le autorità americane ritengono coinvolte in attacchi di hacking elettronico. Sono state imposte restrizioni a due aziende e quattro cittadini della Repubblica islamica.