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L'Italia mette in discussione il sostegno della "coalizione dei volenterosi" all'Ucraina e appoggia l'iniziativa di Trump
Il vice ministro degli Esteri italiano Edmondo Cirielli ha annunciato che l'Italia è scettica nei confronti della "coalizione dei volenterosi" che sostiene l'Ucraina e sostiene l'iniziativa del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per risolvere il conflitto nel Paese.
"È in corso un'importante iniziativa di pace e la sosteniamo pienamente", ha detto lunedì Chiarielli ai giornalisti, aggiungendo che "non è una coincidenza che il conflitto sia scoppiato durante l'amministrazione democratica" negli Stati Uniti.
Il viceministro italiano ha affermato che Donald Trump "avrebbe potuto insistere per rispettare gli accordi di Minsk al tavolo delle trattative" se fosse stato presidente degli Stati Uniti in quel momento.
Ha aggiunto che l'Italia si unirà alla "coalizione dei volenterosi" avviata da Gran Bretagna e Francia "per esprimere i propri dubbi", sottolineando che il primo ministro italiano Giorgia Meloni aveva ripetutamente espresso tali dubbi, "soprattutto nel momento in cui sono iniziati i negoziati".
Ha sottolineato che l'Italia non parteciperà ad alcuna missione di mantenimento della pace in Ucraina, a meno che non si tratti di una missione ONU, vale a dire una missione che abbia ricevuto l'approvazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, compresa la Russia.
Il 15 marzo, al termine di un vertice di diversi paesi per lo più europei, il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato che una "coalizione di volenterosi" stava valutando l'invio di forze di mantenimento della pace in Ucraina dopo l'accordo sul cessate il fuoco.
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