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Manovra: rinviata la conferenza di Meloni, ecco perché
È stata rinviata l’attesa conferenza stampa di presentazione della manovra a cui avrebbe dovuto prendere parte la premier Giorgia Meloni. Il forfait, però, stando almeno alla versione ufficiale, sarebbe dovuto non a lei ma all’assenza, per ragioni urgenti e improcrastinabili, del vicepremier Antonio Tajani che parteciperà a Pescara alle riunioni del G7 sugli Esteri. Ma gli spifferi parlamentari ritengono che il rinvio della conferenza stampa di Meloni rappresenti una sorta di secondo tempo nelle trattative per la manovra stessa. Non è un mistero, infatti, che gli sherpa istituzionali siano impegnati ad avvicinare le ragioni della politica a quelle dei manager degli istituti bancari e delle assicurazioni. Il tema del “contributo”, benché sotto il profilo del dibattito pubblico sia stato accettato dalle banche, resta spinoso. Per un motivo semplicissimo: occorre trovare una quadra, anche a livello giuridico e normativo, per disciplinare e quantificare la portata del contributo stesso. insomma, si è agli ultimi dettagli per far sì che l’iter della manovra, che domani dovrebbe essere regolarmente presentata alle Camere, sia spedito, celere e non incontri intoppi.
Insomma, niente di nuovo e nessuno scoglio insormontabile tra le parti. Certo, sarebbe capitata, la conferenza stampa sulla manovra, in una data significativa quella che celebra i due anni dall’inizio del governo Meloni. Una ricorrenza che la premier ha “anticipato” sui social dicendosi fermamente determinata “finché avremo il sostegno dei cittadini”, a continuare “a lavorare con determinazione, a testa alta, per realizzare il nostro programma e aiutare l’Italia a crescere, diventare forte, credibile e rispettata. Lo dobbiamo agli italiani, a chi ci ha scelto e a chi, pur non avendo votato per noi, spera che facciamo bene il nostro compito”.
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