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Italia: lieve calo dell'indice di povertà a maggio
L’indice di miseria della Confederazione italiana del commercio (Conficomercio) a maggio si è attestato a 11,4 punti percentuali, “in calo di un decimo di punto rispetto ad aprile”.
Secondo una nota del sindacato di giovedì, “I dati mostrano livelli di disoccupazione sostanzialmente stabili, che si sono confermati al 7,6%, con un leggero rallentamento nel tasso di crescita dei prezzi di beni e servizi e un aumento del ritmo di crescita”. acquisti (2,5% dal 2,6% del mese precedente).
Secondo il sindacato, “secondo i risultati dell’indagine in corso sulla forza lavoro, nel mese di maggio si è registrato un calo di 17.000 lavoratori rispetto al mese precedente, mentre il numero di persone in cerca di lavoro non è cambiato” e “questa tendenza è stata legata ad una crescita contenuta del numero degli inattivi” (34mila nel mese), e queste dinamiche hanno portato alla stabilità del tasso ufficiale di disoccupazione, confermandosi al 6,8% registrato ad aprile”.
Nella nota si rileva che “nello stesso mese, il totale delle ore di lavoro autorizzate è stato di poco inferiore a 46,4 milioni di ore, a cui si aggiungono circa 860.000 ore per indennità corrisposte dai fondi di solidarietà, il che indica, in generale, una tendenza al aumento, sia in termini confronto mensile o “annuale”.
"A maggio i prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza hanno mostrato una variazione annua del 2,5%, in calo di un decimo di punto rispetto ad aprile", ha riferito Confcomerchu. Si prevedeva che il trend al ribasso continuasse anche a giugno, mese in cui, secondo le stime preliminari, i prezzi di riferimento complessivi avrebbero dovuto variare del 2,1% su base annua.
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