Seguici su Facebook
Donald Trump ospita cinque presidenti africani
Mercoledì la Casa Bianca ospiterà un pranzo diplomatico di alto profilo. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ospiterà i capi di stato di Liberia, Senegal, Mauritania, Guinea-Bissau e Gabon per un incontro incentrato su questioni commerciali, investimenti e sicurezza.
Secondo la portavoce Karoline Leavitt, il pranzo mira a rafforzare le relazioni tra gli Stati Uniti e i cinque paesi africani invitati. Sebbene i dettagli ufficiali rimangano limitati, diverse fonti diplomatiche confermano che l'attenzione sarà rivolta ai partenariati economici, in un contesto in cui Washington sta dando sempre più priorità agli investimenti privati rispetto agli aiuti pubblici.
Per la Liberia, il presidente Joseph Boakai intende utilizzare questo incontro per discutere di sviluppo economico, governance e consolidamento democratico. Il suo portavoce, Kula Fofana, ha dichiarato che il suo paese desidera "non essere più solo un beneficiario di aiuti", ma ricercare attivamente partnership commerciali e investitori.
In Guinea-Bissau, la presidenza conta anche su questo incontro per promuovere la diplomazia commerciale. Il presidente Umaro Sissoco Embalo ha definito la sua visita a Washington "molto importante", sottolineando che si stava aprendo "una grande porta economica" per il suo Paese. Si prevede che saranno discusse anche questioni di sicurezza, in particolare il traffico di droga, poiché la Guinea-Bissau è una zona di transito strategica per i narcotrafficanti tra l'America Latina e l'Europa.
Il Gabon, rappresentato da Brice Oligui Nguema, intende mettere in risalto le sue risorse geostrategiche. In una recente conferenza stampa, la presidenza ha sottolineato la natura "eccezionale" di questa visita, sottolineando che il Gabon è l'unico Paese dell'Africa centrale invitato a questo pranzo. Il Paese mira a costruire sinergie attorno all'industrializzazione della propria economia.
Lo scorso maggio, gli Stati Uniti hanno revocato le sanzioni imposte al Gabon nel 2023, a seguito delle elezioni tenutesi ad aprile, in cui Brice Clotaire Oligui Nguema è stato eletto presidente con il 94,85% dei voti.
È prevista la partecipazione anche dei presidenti del Senegal, Bassirou Diomaye Faye, e della Mauritania, Mohamed Ould Cheikh El Ghazouani, sebbene i loro entourage siano rimasti discreti sul contenuto della loro partecipazione. La loro presenza avviene in un momento in cui Washington sta valutando l'estensione delle restrizioni sui visti a una trentina di paesi, tra cui Senegal, Mauritania, Gabon e Liberia.
Questo pranzo presidenziale fa parte di una più ampia sequenza di riavvicinamento economico. Alla fine di giugno, in occasione di un vertice a Luanda, le aziende americane si sono impegnate a investire in diversi progetti infrastrutturali in Africa, dimostrando la volontà di costruire relazioni durature basate sulla cooperazione commerciale piuttosto che sugli aiuti tradizionali. Questa nuova direzione segna un cambiamento nella politica degli Stati Uniti verso l'Africa, in cui la logica del partenariato reciprocamente vantaggioso sembra ora prevalere.