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«Un buon italiano è chi crede nell'Italia». Taiani difende il suo sostegno alla proposta di concedere la cittadinanza ai figli degli immigrati
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Taiani ha difeso il suo sostegno alla proposta di concedere la cittadinanza ai figli minorenni di immigrati nati o residenti in Italia e che abbiano compiuto un percorso di studi di almeno 5 anni.
In un’intervista al quotidiano La Repubblica, Taiani ha detto in risposta alle critiche rivoltegli dai suoi partner della coalizione di centrodestra al potere: “L’Italia è cambiata, quindi svegliamoci”.
E ha aggiunto: "Forse per la mia educazione cristiana, ma per me non ci sono differenze di colore o di razza".
E continua: "Un buon italiano è colui che crede nell'Italia, la conosce e la difende. Quanti figli di stranieri sono nell'esercito, nel campo dello sport e nelle scuole che frequentano i nostri figli. Il mondo è in continuo cambiamento."
Taiani ha negato di essere accusato di aver stretto accordi dietro le quinte con il Partito Democratico Italiano all’opposizione riguardo all’iniziativa per concedere la cittadinanza ai figli di immigrati, e ha detto: “Piuttosto, questo è ciò in cui ho sempre creduto e ciò di cui il nostro Paese ha bisogno”.