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Washington cerca di limitare l'influenza economica cinese in cambio della riduzione dei dazi doganali.
I media statunitensi hanno riferito che Washington sta cercando di convincere altri paesi a limitare le loro relazioni economiche e commerciali con la Cina in cambio della riduzione dei dazi imposti di recente.
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, citando fonti definite informate, gli Stati Uniti intendono sollecitare oltre 70 paesi a vietare l'ingresso delle aziende cinesi nei loro territori o a utilizzarli come punti di transito per le proprie merci.
Il quotidiano ha spiegato che l'amministrazione Trump vuole che i suoi partner commerciali smettano di "importare beni industriali a basso costo dalla Cina", in cambio della promessa di ridurre i dazi sulle loro importazioni.
Il Segretario al Tesoro statunitense Scott Besant è considerato uno dei più importanti sostenitori di questa idea, avendo presentato il piano al Presidente Trump il 6 aprile. Con questa mossa, Besant mira a indebolire l'economia cinese, isolarla e costringerla a fare concessioni.
Ciò avviene dopo che il 9 aprile Trump aveva annunciato che avrebbe sospeso per 90 giorni ulteriori dazi reciproci su diversi paesi e territori.
La Casa Bianca ha spiegato che questa scadenza ha lo scopo di facilitare i negoziati commerciali, con una "tariffa uniforme del 10%" da applicare durante questo periodo.
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