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Urso punta sull’energia nucleare: “Un piano entro fine anno”
Entro la fine dell’anno, l’Italia avrà il suo piano per tornare a produrre energia nucleare. Lo ha promesso a Genova il ministro all’Industria e Made in Italy Adolfo Urso. L’esponente del governo, che ha partecipato all’inaugurazione della Casa del Made in Italy nel capoluogo ligure, ha parlato diffusamente del problema italiano legato all’energia (e soprattutto ai suoi costi) individuando nel nucleare una delle possibili soluzioni all’impasse che costa, ogni anno, al Paese diversi punti in materia di produttività. “Quello che manca al Paese, il vero differenziale competitivo che dobbiamo assolutamente colmare è quello del costo dell’energia”, ha affermato Urso. Che ha aggiunto: “Per questo entro fine anno il ministro Pichetto ha annunciato che presenterà un quadro legislativo per consentire al nostro Paese di tornare a produrre energia nucleare”. Ma non basta: “Per questo è nostra intenzione realizzare in Italia – ha dichiarato il ministro – , produrre in Italia, con aziende e tecnologia anche italiana, impianti nucleari di terza generazione avanzata, poi quelli di quarta generazione e infine, quando sarà, anche quelli con la fusione nucleare”.
Non è certo una novità il fatto che il governo punti, e molto, sull’energia nucleare. Lo stesso ministro Urso, solo qualche giorno fa (per la precisione venerdì sera) ha dichiarato, in un video messaggio inviato alla tavola rotonda dei Conservatori italiani organizzato dalla Fondazione Tatarella: “Il sogno che renderemo realtà della fusione nucleare è un’opportunità anche, e direi soprattutto, per l’Italia, perché si tratta di un nucleare sicuro, corealizzato a livello industriale, modulare e accessibile in termini grossi”. E quindi ha ribadito la necessità di tenere bassi i prezzi dell’energia: “Sarà un processo di medio termine, ma che dobbiamo iniziare da subito. E per questo dobbiamo proseguire l’impegno verso un mix energetico più equilibrato che prevede, appunto, una quota sempre maggiore di rinnovabili per mettere le imprese italiane al pari con quelle degli altri paesi occorre rendere più competitivo il costo dell’energia”.
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