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Trump attacca i leader europei e li accusa di debolezza
In un'intervista rilasciata martedì al quotidiano americano Politico, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lanciato una nuova ondata di critiche virulente contro i leader europei, che ha descritto come "deboli" e a capo di un "insieme di paesi in declino". Le sue osservazioni hanno preso di mira principalmente la gestione dell'immigrazione da parte dell'Europa e la sua presunta incapacità di porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
Trump si è detto "profondamente preoccupato" per quelle che considera "direzioni sbagliate" intraprese dall'Europa, ritenendo che i leader del continente "siano ossessionati dal politicamente corretto" e "non sappiano cosa stanno facendo". Ha anche affermato che gli Stati Uniti non stanno cercando di apportare "grandi cambiamenti" nella regione, pur criticando duramente i propri leader politici.
Sulla questione dell'immigrazione, Trump ha denunciato "l'impatto dell'immigrazione incontrollata dal Medio Oriente e dall'Africa" su grandi città come Londra e Parigi. Ha affermato che alcune nazioni europee potrebbero "cessare di essere vitali" se la situazione persistesse. Ha anche definito il sindaco di Londra Sadiq Khan un "disastro" a causa del suo sostegno ai migranti.
Riguardo alla guerra in Ucraina, Trump ha accusato i leader europei di essere "incapaci di porre fine al conflitto", affermando che "parlano molto ma non fanno nulla", mentre la guerra "continua all'infinito". Ha anche messo in discussione lo stato della democrazia in Ucraina, sottolineando l'assenza di elezioni da diversi anni.
Il presidente ha menzionato una "nuova proposta di piano di pace", affermando che alcuni funzionari ucraini avevano apprezzato le sue idee, ma che il presidente Volodymyr Zelensky non le aveva ancora esaminate. Secondo Trump, "la Russia è in una posizione più forte", il che, a suo avviso, rende ancora più urgente un accordo.
Su una nota più politica, Trump ha ribadito il suo sostegno ai leader europei che condividono la sua visione, citando in particolare Viktor Orbán, il primo ministro ungherese. Ha dichiarato la sua disponibilità a sostenere "candidati simili" nonostante le riserve espresse da alcuni europei.
Queste nuove critiche sono coerenti con i ripetuti attacchi di Donald Trump all'Europa, che ha preso di mira anche di recente dopo che la Commissione Europea ha multato la piattaforma X, definendo la sanzione "eccessiva" e promettendo di "rispondere ulteriormente" una volta ottenuti tutti i dettagli.
