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Sahara marocchino: tra rapido sviluppo e affermazione della sovranità attraverso la diplomazia consolare
Negli ultimi anni, le province meridionali del Regno del Marocco hanno registrato uno slancio di sviluppo senza precedenti, concretizzato da una serie di progetti su larga scala che abbracciano i settori economico, sociale e infrastrutturale. Questa spinta strategica, alimentata dalla visione di Re Mohammed VI, mira a rafforzare l'integrazione nazionale, affermare la sovranità del Marocco su tutto il suo territorio e fare del Sahara una porta d'accesso allo sviluppo e alla cooperazione africana.
Il governo marocchino ha implementato un modello di sviluppo specifico per queste province, mobilitando oltre 77 miliardi di dirham. Questo ambizioso programma comprende progetti nei settori delle infrastrutture stradali e portuali, della sanità, dell'istruzione, dell'agricoltura e della pesca marittima, nonché il sostegno all'imprenditorialità e agli investimenti locali.
Tra i progetti principali figurano la costruzione dell'autostrada Tiznit-Dakhla, l'ampliamento del porto atlantico di Dakhla e la creazione di zone logistiche e industriali, contribuendo a migliorare la connettività tra il Sahara e il resto del Paese e ad aumentare l'attrattività economica della regione. Il rafforzamento delle infrastrutture sociali, in particolare attraverso la costruzione di ospedali e università moderni, e il miglioramento dei servizi pubblici, ha migliorato significativamente il tenore di vita delle popolazioni locali e consolidato la presenza dello Stato.
Questo sviluppo dinamico è accompagnato da incentivi per gli investimenti locali ed esteri, che semplificano le procedure amministrative e offrono benefici finanziari che hanno favorito l'ascesa di una nuova generazione di giovani imprenditori e investitori nazionali nelle province meridionali.
Accanto a questo slancio economico, il Sahara marocchino ha registrato un'importante svolta diplomatica con la crescente apertura di consolati generali di paesi africani, arabi e asiatici nelle città di El Aaiún e Dakhla. Questo movimento riflette il tangibile riconoscimento internazionale della sovranità del Marocco sulle sue province meridionali. Ad oggi, oltre 30 paesi, tra cui Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Giordania, Senegal, Costa d'Avorio, Zambia e Congo, hanno aperto missioni diplomatiche in queste due città, esprimendo il loro sostegno alla posizione del Marocco e affermando El Aaiún e Dakhla come veri e propri centri diplomatici regionali.
Queste istituzioni consolari incarnano un cambiamento significativo nella diplomazia marocchina su questo tema, trasformando le città del sud in piattaforme di cooperazione bilaterale e multilaterale, al centro di partenariati Sud-Sud basati sul rispetto reciproco e sull'interesse comune. Tutti questi indicatori confermano che la questione del Sahara marocchino ha ormai trasceso la sfera politica e diplomatica per diventare un modello di integrazione nazionale, di sviluppo equilibrato e un'area strategica per gli investimenti e la cooperazione internazionale, nel quadro di una visione reale che pone le persone al centro di ogni iniziativa, basata sulla sovranità, la stabilità e la costruzione di un futuro comune.
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