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Pelletteria: l'italiana NUTI IVO punta ancora sul Marocco
Il gruppo conciario italiano NUTI IVO ha concluso, martedì a Rabat, un memorandum of understanding (MoU) per la creazione di una moderna conceria in Marocco, nel corso di una cerimonia che si è svolta alla presenza del Ministro dell'Industria e del Commercio, Ryad Mezzour e del amministratore delegato del gruppo, Fabrizio Nuti.
Questo protocollo d'intesa, che copre il periodo 2025-2029, consentirà di investire 131,2 milioni di DH in questo progetto con l'obiettivo di generare un fatturato annuo di 300 milioni di DH, di cui oltre il 90% destinato all'esportazione. Questo progetto dovrebbe creare in definitiva 265 posti di lavoro diretti, con una produzione giornaliera stimata in 11.500 pelli, che proverranno principalmente da fonti locali.
Questo nuovo progetto sarà pensato in una logica di economia circolare e sostenibilità, attraverso l'utilizzo dell'energia solare per parte del fabbisogno elettrico della conceria, il trattamento dei rifiuti e il recupero di questi ultimi, in particolare per la produzione di fertilizzanti, compost e gelatina, spiega il MIC.
Per Ryad Mezzour questo progetto “risponderà alle esigenze dei mercati target in termini di rispetto degli standard di qualità e ambientali e consentirà di fornire materie prime di fascia media e alta”. Da segnalare che il Gruppo NUTI IVO opera in Marocco dal 2010 con la conceria Shihara sita a Marrakech nella Zona Industriale di Sidi Ghanem. Questo sito realizza un fatturato di oltre 109,3 milioni di DH principalmente grazie alle esportazioni, in particolare verso Italia, Cina e Tailandia. In totale, il produttore genera un fatturato di 150 milioni di euro e impiega più di 300 persone.
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