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Nove navi affondate della prima guerra mondiale scoperte al largo della costa meridionale del Marocco
In un importante passo avanti per la salvaguardia del patrimonio storico sottomarino, la Peace Association for the Protection of Maritime Heritage ha annunciato la localizzazione preliminare di nove navi affondate durante la prima guerra mondiale lungo le coste delle regioni meridionali del Marocco. Questo lavoro di ricerca rientra negli sforzi costanti dell'associazione per proteggere questo patrimonio culturale sommerso.
Le navi recuperate, provenienti da diverse nazioni come Giappone, Norvegia, Francia, Regno Unito, Portogallo e Italia, furono vittime della guerra sottomarina tedesca durante la seconda guerra mondiale. Questi attacchi avevano come obiettivo principalmente navi commerciali e militari alleate, provocando l'affondamento di numerose imbarcazioni al largo delle coste marocchine.
Nell'ambito di questa iniziativa, l'associazione ha registrato le coordinate dei siti in cui si trovavano i relitti. Un rapporto dettagliato sulla storia e le caratteristiche di ciascuna imbarcazione è stato presentato alla Commissione nazionale di coordinamento per l'idrografia, l'oceanografia e la cartografia marina. Questa commissione, creata nel 2014, ha il compito di coordinare gli sforzi dei diversi enti pubblici e privati coinvolti nella gestione dei fondali marini.
Questo sforzo rappresenta un'estensione delle azioni precedenti intraprese dall'associazione, che in particolare avevano portato alla scoperta dell'affondamento della nave tedesca Kaiser Wilhelm Der Grosse nei pressi della costa di El Guerguerat. Questo lavoro è stato rafforzato dall'attuazione del primo programma UNESCO dedicato alla tutela del patrimonio sottomarino e dall'organizzazione di seminari internazionali sull'argomento, in particolare a Dakhla.
La Peace Association for the Protection of Maritime Heritage si sta inoltre adoperando per richiamare l'attenzione delle autorità locali e nazionali sull'importanza di sostenere gli sforzi per salvaguardare questo patrimonio, in particolare dopo la firma dello storico accordo dell'ottobre 2024, che mira a fare della regione di Dakhla-Oued Eddahab un centro di coordinamento internazionale per la protezione del patrimonio marittimo in Africa, in armonia con la visione reale del re Mohammed VI di fare di Dakhla un crocevia strategico dell'Atlantico.
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