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Tajani chiede un immediato ritorno al dialogo tra Iran e Israele.
Il governo italiano ha osservato che la partecipazione del ministro degli Esteri Antonio Tajani questa mattina alla riunione straordinaria virtuale del Consiglio Affari Esteri ha fornito l'occasione per "riaffermare la posizione dell'Italia a favore di un immediato ritorno al dialogo politico per evitare qualsiasi escalation in Medio Oriente".
Secondo il Ministero degli Affari Esteri italiano, Tajani ha sottolineato che "l'Italia ritiene che l'Iran non debba possedere una bomba nucleare, che Israele abbia il diritto di difendersi e che la protezione dei civili sia di fondamentale importanza".
Il ministro ha sottolineato la "necessità di riprendere i negoziati avviati direttamente da Stati Uniti e Iran, con la mediazione del Sultanato dell'Oman".
Il Ministro degli Esteri ha inoltre affermato "l'opposizione dell'Italia alla sospensione dell'accordo di partenariato UE-Israele, poiché è fondamentale che l'Europa mantenga aperti tutti i canali di dialogo con la società israeliana".
Il Ministro ha inoltre informato i suoi omologhi dell'UE sui risultati dei colloqui svoltisi nei giorni scorsi con i ministri degli Esteri di Israele, Iran e altri stati chiave della regione, nonché con il Direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Grossi.
È degno di nota che il Sultanato dell'Oman abbia affermato oggi i suoi continui e instancabili sforzi diplomatici "per contenere la pericolosa escalation nella regione e impedire l'espansione delle tensioni derivanti dai ripetuti attacchi israeliani, basandosi sul suo approccio consolidato di promozione del dialogo costruttivo, aderendo al diritto internazionale e difendendo soluzioni pacifiche come base per raggiungere la sicurezza e la stabilità regionale".
Il Ministero degli Affari Esteri dell'Oman ha osservato che "questi sforzi incarnano la visione strategica del Sultanato dell'Oman di costruire ponti di fiducia tra le parti internazionali e il suo ruolo fondamentale di mediatore affidabile nelle crisi regionali".
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