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Meloni: “Presto l’utero in affitto diventerà reato universale”

Meloni: “Presto l’utero in affitto diventerà reato universale”
Friday 12 April 2024 - 19:00
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“Per noi la sfida demografica e la sostenibilità economica a cui è connessa rappresentano una delle principali sfide: non serve a niente gestire il presente se non si mette in sicurezza il futuro. Questa è una materia che tutti sanno essere una priorità assoluta del nostro governo”: così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni all’incontro “Per un’Europa giovane. Transizione demografica, ambiente, futuro”.

Il governo ha la responsabilità di garantire un futuro alla propria nazione – ha detto la premier Giorgia Meloni all’incontro “Per un’Europa giovane. Transizione demografica, ambiente, futuro” -. Considero un cambio di passo fondamentale l’approccio con cui questo governo affronta queste tematiche rispetto al passato”.

“Continuo a ritenere l’utero in affitto una pratica disumana – ha precisato -e sostengo la proposta di legge per cui diventi un reato universale. Spero venga approvata quanto prima”. “Con la maternità surrogata – ha aggiunto – viene alimentato un mercato transnazionale spacciandolo con un atto di amore, ma nessuno mi può convincere che sia un atto d’amore considerare i figli come un prodotto da banco in un supermercato. Non è un atto d’amore trasformare il legittimo desiderio di avere un figlio in un diritto che puoi garantirti con qualsiasi mezzo, con qualsiasi mezzo possibile. L’utero in affitto è una pratica disumana e sostengo la proposta di legge perché diventi reato universale”.

All’appuntamento anche la ministra Eugenia Roccella: “La tendenza alla denatalità italiana è grave. Il nostro governo, per la prima volta, ha istituito le deleghe alla natalità, e le ha attribuite al ministero Pari Opportunità e Famiglia. Ma la disattenzione al tema è durata troppi anni per non lasciare conseguenze che richiederanno un lungo arco di tempo per fermare e poi invertire la tendenza. Il calo delle donne in età fertile è ormai troppo pronunciato perché le misure per la natalità possano avere lo stesso effetto che avrebbero avuto quando ancora il numero delle donne giovani era consistente”.


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