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La diplomazia marocchina rafforza il sostegno internazionale alla questione del Sahara
Le vittorie diplomatiche del Marocco sulla questione del Sahara si stanno moltiplicando, con un crescente sostegno alla sua iniziativa di autonomia, che rimane l'unica base praticabile per una soluzione a questo conflitto. Allo stesso tempo, i sostenitori della tesi separatista hanno subito pesanti sconfitte, con la rottura o la sospensione delle relazioni diplomatiche di 46 Paesi, tra cui 13 africani, con la “Repubblica fittizia”.
L’ultimo, il Ghana, ha seguito l’esempio, illustrando l’impatto degli sforzi compiuti dal Regno, sotto la guida di Sua Maestà il Re Mohammed VI, per difendere la causa nazionale. Il sostegno internazionale continua a moltiplicarsi, con diversi paesi europei, africani, asiatici e dell'America Latina che aprono consolati nelle città di Laâyoune e Dakhla, a significare così il loro riconoscimento e sostegno alla sovranità del Marocco sulle sue province meridionali.
Ad oggi, circa 110 paesi membri dell’ONU, tra cui due membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, Stati Uniti e Francia, nonché 19 membri dell’Unione Europea, diverse nazioni dell’Africa, dell’Asia, dell’America Latina e del mondo arabo, hanno espresso il loro esplicito sostegno al piano marocchino di autonomia del Sahara. Questo sostegno testimonia la crescente adesione all’idea che l’autonomia è l’unica via per raggiungere una soluzione giusta e duratura, nel quadro della sovranità del Regno.
Grazie alla visione strategica di Sua Maestà il Re, il Marocco ha consolidato negli anni i suoi successi in seno alle Nazioni Unite. L’iniziativa di autonomia marocchina continua a ricevere un massiccio sostegno internazionale, presentandola come la soluzione politica più credibile per risolvere questa controversia regionale, nel rispetto dell’integrità territoriale e dell’unità del Paese.
Per l'esperto di relazioni internazionali e direttore del laboratorio di studi costituzionali e di gestione delle crisi e della politica, Idriss Lkarini, i recenti sviluppi nella questione del Sahara segnano il crescente dinamismo della diplomazia marocchina, sia nei rapporti con le grandi potenze che nel sud -Partenariati Sud, basati sugli interessi reciproci e sul rispetto della sovranità degli Stati.
Secondo lui, il crescente riconoscimento della sovranità marocchina sul Sahara, così come la sospensione dei rapporti con la "repubblica separatista", testimoniano la crescente convinzione del mondo intero riguardo alla validità del piano di autonomia proposto dal Marocco. Quest'ultimo, indica Lkarini, dimostra la buona fede del Regno nella risoluzione di questo conflitto, offrendo così alle popolazioni delle province meridionali prospettive di sviluppo e di gestione democratica dei loro affari.
Sottolinea inoltre che questi sviluppi riflettono la debolezza della tesi separatista che, nel corso della storia, non è mai riuscita a stabilire una pace duratura o a garantire lo sviluppo e la democrazia. Infine, Lkarini conclude che l'attuale dinamica attorno alla questione del Sahara costituisce un terreno fertile affinché il Consiglio di Sicurezza, il cui ruolo principale è quello di mantenere la pace e la sicurezza internazionale, prenda nuove decisioni a sostegno degli sforzi del Marocco in questa materia.
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